Attualità

Boss della Mafia volevano uccidere il ministro Alfano

Il ministro dell’Interno Angelino Alfano è finito nel mirino della mafia. Grazie ad alcune intercettazioni da parte dell’Arma sulle famiglie di Corleone e Palazzo Adriano, la procura di Palermo è riuscita a sventare un possibile attentato al politico. I due blitz hanno permesso di bloccare gli uomini della famiglia di Corleone in seguito alle intercettazioni nelle quali era chiaro che gli stessi uomini, sfogando la loro rabbia contro il ministro per aver aggravato il 41 bis, dicevano “Gli faremo fare la fine di Kennedy”, rimandando ad una possibile colpa di Cosa nostra nell’omicidio nel 1963 del presidente degli USA.

L’operazione “Grande Passo 3” coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi, con l’aiuto di Leonardo Agueci, ha portato all’arresto di 6 esponenti di grosso calibro, ora accusati di danneggiamento, illecita detenzione di armi e associazione mafiosa. Inoltre dall’indagine è emerso che vi era a disposizione delle famiglie un arsenale di armi nascoste, questo ha portato a pensare che Cosa nostra ha nelle sue mani ancora un grande potere in grado di controllare tutto il territorio e non solo, e che questa operazione ha dato un grosso contributo nel fermare l’avanzata della mafia a fini colposi o reati più gravi.

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