Cronaca

Charlie Gard Ultime Notizie: trascorrerà le sue ultime ore in un hospice

L’interminabile lotta del piccolo Charlie Gard, 11 mesi affetto da sindrome da deplezione mitocondriale, sta purtroppo per giungere al termine. I genitori, visto il rapido degenerare della sua malattia e consderati gli esiti degli ultimi esami clinici, avevano deciso di “staccare la spina” al piccolo Charlie. Le parole definitivo in merito alle ultime ore del piccolo paziente britannico spettavano però al giudice dell’Alta Corte britannica, Nicholas Francis, che oggi ha decretato il trasferimento del piccolo in un hospice, per permettergli di trascorrere le sue ultime ore circondato dalla pace e dall’amore dei suoi genitori.

Charlie Gard: le sue ultime ore

E’ scaduto alle 12 di oggi il tempo concesso dal giudice Nicholas Francis per decidere la clinica per malati terminali destinata ad accogliere ed assistere il piccolo Charlie nelle sue ultime ore di vita. I genitori del piccolo, dopo aver deciso di rinunciare all’idea di riportarlo a casa per trascorrere con lui gli ultimi momenti della sua breve ma coraggiosa vita, hanno richiesto per il loro bambino un’assistenza nell’hospice, così da potergli stare affianco e accompagnarlo in questo suo ultimo straziante viaggio.

Charlie Gard: verrà trasferito in un hospice per le sue ultime ore di vite. L’ultima decisione di una coppia di giovani genitori coraggiosi, decisione che, secondo il Great Ormond Hospital di Londra, la clinica dove il piccolo era ricoverato, potrebbe contribuire ad aggravare le condizioni di Charlie. Ma il giudice ha ormai preso la sua decisione: Charlie Gard sarà trasferito a breve in un hospice, un centro assistito dove sarà poi “staccata la spina” delle macchine che lo tengono in vita. L’indirizzo, la data e l’orario previste per il trasferimento non verranno però rivelate.

La lunga battaglia legale intrapresa dai genitori di Charlie Gard aveva attirato l’attenzione del mondo intero, e in molti si erano precoccupati di trovare una soluzione alternativa, scrivere un destino diverso per la sua giovane vita. Gli USA, con Donald Trump, in prima linea seguiti dall’Italia stessa con l’offerta avanzata dall’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma, disposto ad accogliere Charlie.

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