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J – Ax sul femminicidio: “Una donna che uccide suo marito, il suo aguzzino, non merita nemmeno mezz’ora di carcere”

J-Ax, noto rapper milanese, ex leader della band Articolo 31, è tornato sulle scene con un nuovo prodotto discografico, ReAle, un lavoro che racchiude in sé una doppia anima, pop e rap – reale e intimista, come la sua visione sul mondo e le sue vicissitudini dei nostri giorni.

J-Ax in difesa delle donne vittime di violenze  

Sono giorni caldi questi per il nostro star sistem e il tema del femminicidio, dopo la polemica della ipotizzata esclusione del rapper Junior Cally dal prossimo Festival di Sanremo per un testo omofobo che inneggiava alla violenza sulle donne, di qualche anno fa, oggi a buttare benzina sul fuoco ci ha pensato J-Ax con un brano contenuto nel suo ultimo album, ReAle, dal titolo Beretta, come la nota arma.
Il testo, in collaborazione con i Boomdabash, è davvero molto esplicito.

Tutti che dicevano che strano
Era una coppia perfetta
Nelle interviste in tv
Lei a coprire i lividi col trucco era diventata esperta
Con fondotinta e contour
E io non so se
È colpa della Beretta
Ok non siamo in Carolina del Sud
Ma di sicuro non la picchierà più

In una lunga intervista con FanPage, il rapper milanese ha ammesso che questo brano susciterà dello scalpore, soprattutto in un’epoca in cui i politici sembrano più impegnati a mettere bocca sulle opinioni degli artisti che sulle richieste del popolo a loro rivolte, e ha messo nero su bianco le sue (estreme) opinioni. Il rapper infatti, che da tempo immemore si spende nella lotta contro la violenza ad ogni livello (ricordiamo che ha contribuito anche alla stesura di un fumetto: Avengers, Basta Bullismo!, per incoraggiare i più piccoli a ribellarsi, e che il bullo è solo un villain e non un eroe), ha difeso pedissequamente la donna. J-Ax sul femminicidio ha infatti dichiarato che a suo avviso se una donna è vittima del suo carnefice con cui condivide il letto, da diversi anni, e in un momento di reazione gli spara e lo uccide, ella non deve essere punita perché si tratta semplicemente di legittima difesa.

ReAle è anche tornato sul discorso Cannabis legale, accogliendo con plauso la decisione della Corte di Cassazione che ha mostrato un’apertura nei confronti della coltivazione della marjiuana in casa, dicendosi ovviamente felice di ciò e mostrando sempre perplessità verso una mancata legalizzazione in favore dei traffici illegali e criminali e delle loro pressioni sulla politica nazionale.

Cosa significa essere ReAle per il rapper

“Per me è come tenere in alto il dito medio quando il potere prova a schiacciarti, giocare una partita onestamente quando sai che le carte dell’avversario sono truccate, cadere sette volte e rialzarsi otto… e non sono gli aerei privati, i tappeti rossi, i milioni di like… è la vita che ti chiede il conto quando sei in rosso ed è come reagisci quando ogni cellula del tuo corpo ti dice che sarebbe meglio scappare, salire su una moto e sparire. Essere Reale è avere fame anche quando hai la pancia piena, è il rispetto che non può essere battuto in cassa, essere Reale è guardarsi finalmente dopo tanto tempo e dire sono un perdente che ha vinto”.

Fabiana Amabile Criscuolo

Social Addicted. Sceneggiatrice su whatsapp. Esperta in drammi sentimentali, pizze, panini e piadine. Sempre in bilico fra le sue due passioni: la ricerca scientifica e il giornalismo. Penna cinica del web appassionata di musica, arte e viaggi.
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