Musica

Daniele Silvestri e Caparezza, nuovo singolo “La guerra del sale”: audio e testo

Si intitola La guerra del sale il nuovo singolo di Daniele Silvestri, quarto estratto dal suo ultimo album di inediti Acrobati, rilasciato lo scorso Febbraio. Il brano, in rotazione radiofonica dal 14 Ottobre, è interpretato assieme a Caparezza con la partecipazione straordinaria di Roy Paci. Giochi di parole nella quale si incastrano alla perfezione le rime del cantautore romano e del rapper pugliese, con quella pungente ironia che caratterizza da sempre le loro reciproche produzioni.

“Con Caparezza era una vita che volevamo a vicenda fare qualcosa l’uno con l’altro, ma nessuno faceva mai quella telefonata. Un giorno mi è sembrato di avere un giro strumentale adatto a stuzzicarlo. Le chitarre dure gli sono sempre piaciute. Avevo in mente la parola “sale” e volevo giocarci in ogni modo: quale penna migliore della sua per farlo? Gli ho telefonato e il brano è cresciuto man mano in questo modo, con idee che rimbalzavano fra noi, che cercavamo di far ridere e sorprendere l’altro”.

LA GUERRA DEL SALE audio

LA GUERRA DEL SALE testo

Sale chi è eletto
chi viene eletto, sale
vorrei di sale un etto
e un’altra legge elettorale
vedo
sale da concerto
piene di persone sole
se ci sono le parole allora usale, usale
usale

Chissà l’effetto che fa il sale sulla mia salute
il sale da cucina che sa levitare la pressione
sale la tensione se si sente male il commensale
se ci sono le persone allora usale, usale
usale
vota il sale

Vote for sale
non è un venduto
not for sale
nella vita c’è chi sale
chi carbonato
siamo sale della terra
sempre sia iodato
anni zero come stare
miniere di sale
vedo ancora processare
le streghe di salem
la mia rabbia non si può inabissare
come ingoiare sale e curry
vedi che risale
sulla trota versiamo sempre un pacco di sale sano
e se accecato domani vi giuro sale sano
gran sete
come nel deserto
ramsete
brindiamo finchè ribaltiamo l’asse cartesiano

Sulla salaria, sulla salaria
aria marcia che sale
facciamo a piedi le strade
come cambia la marcia del sale
da quando esistono le saliere
sono diventati tutti agitatori
io voglio volare con le canzoni
non mettere salieri sulla coda
delle fazioni

Con tutto il sale che ho sulla coda divento
caustico come la soda
col poco sale che ho nella capa
non ci condisco le cime di rapa
sono di sale le statue che vedi
talmente basali che dormono in piedi
ma i sali che perdi sudando stasera
posso trovarli scavando in miniera
(risale)

Risale di versi
e non porta male
come il sale che versi
i versi del sale
non tergiversare
papille gustative
trasalite, trasalire, trasaline
lo senti che sale
lo senti che siaamo nell’avanguardia
siamo nell’ipertesto senza la seconda T
(ma secondo chi?)
può andar bene a seconda di

Chi sale sul traliccio per difendere il salario
sa legittimare il gesto
come un cristo nel sudario
sale lentamente ma sale costantemente la pressione, sale
quella fiscale
quella che fa male di sicuro
ti sale un odio che altro che sodio col suo cloruro
e giuro che se il mio intervento è ancora troppo sciapo
non c’è alcun problema
l’ho già fatto
e lo farò da capo

E salerò (il sale di versi)
salerò (e non portano male
e salerò (i versi del sale, non tergiversare)
e salerò (non puoi venire a dirmi che non è possibile)
e salerò
e salerò (in alto le bandiere del sale, il sale, il sale)
si sa che non tutti i mali vengano per nuocere
non tutti i sali vengono per cuocere
se metti i sali in vasca ti rilassano
se metti i soldi in tasca te li levano
il sale di versi (e salerò)
e non portano male (e salerò, e salerò)
sale (usale)

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