Cronaca

Tina Anselmi morta: la prima donna ministro aveva 89 anni

Lutto nel mondo della politica italiana per la scomparsa di Tina Anselmi

Si è spenta questa notte nella sua casa di Castelfranco Veneto all’età di 89 anni Tina Anselmi, la prima donna ad aver ricoperto la carica di ministro della Repubblica. I funerali saranno celebrati Venerdì 4 Novembre nel Duomo della sua città natale.

L’attivismo e la passione politica di Tina Anselmi, cominciano durante la seconda mondiale, quando assiste all’impiccagione di trentuno prigionieri da parte dell’esercito nazifascita. Decide di prender parte alla Resistenza, diventando staffetta partigiana della brigata Cesare Battisti. Dopo il conflitto si laurea in Lettere all’Università Cattolica di Milano, divenendo poi insegnante elementare, e parallelamente s’iscrive alla Democrazia Cristiana partecipando attivamente alla vita del partito. Il 29 Luglio del 1976 viene nominata Ministro del lavoro e della previdenza sociale del terzo governo Andreotti, entrando nella storia come prima donna ministro in Italia. La sua carriera politica prosegue come Ministro della Sanità e, negli anni ’80, come Presidente della Commissione d’inchiesta sulla loggia massonica P2.

Molti i messaggi di cordoglio dal mondo della politica: “Con Tina Anselmi scompare una figura esemplare della storia repubblicana. Partigiana, sindacalista, impegnata nella vita politica e nelle istituzioni, prima donna ministro della storia italiana. Il suo impegno per le pari opportunità e contro la P2 e la sua personalità forte e discreta ne hanno fatto un esempio per chiunque creda alla politica come passione per la libertà. Ai familiari il cordoglio mio personale e di tutto il governo” dichiara il premier Matteo Renzi; mentre Maria Elena Boschi ha le ha rivolto un sentito ricordo sulla sua pagina Facebook: “Capii allora che per cambiare il mondo bisognava esserci. Tina Anselmi c’è stata e il mondo lo ha cambiato. Tina Anselmi si è impegnata per conquistare nuovi diritti per tutte e tutti ricordandoci che nessuna conquista è definitiva“.

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