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Ernesto Tatafiore in Mostra al Museo Archeologico di Napoli | Date e Orari

Mostra dell’artista Ernesto Tatafiore al Museo archeologico nazionale di Napoli. “Ritorno a Itaca” è il titolo dell’esposizione che sarà aperta fino al prossimo 6 marzo e che inaugurata lo scorso 21 gennaio ha già riscosso notevole consenso di critica e pubblico.

Con “Ritorno a Itaca” Ernesto Tatafiore dà la sua versione dell’ Odissea e rappresenta il suo sguardo sulla “classicità”, rivista e rielaborata da questo artista. Ulisse rappresenta l’uomo, un personaggio-icona, lui è la metafora della vita, è il desiderio dell’uomo di conoscere, di scoprire mondi nuovi, lui è il viaggio della vita che è in tutti noi. Ulisse rappresenta l’uomo forte, il guerriero che si scopre fragile e solo, un viaggiatore alla scoperta di nuovi mondi, questo è “Ritorno a Itaca”. Ernesto Tatafiore riscrive il mondo di Ulisse in questa mostra che è a cura di Patrizia Di Maggio e Marco De Gemmis e in collaborazione con la “Galleria 1 Opera”.

“Ritorno a Itaca” è una serie di lavori belli e raffinati, posti in una dimensione favolistica che uniscono l’arte antica con lo sguardo dell’artista al contemporaneo, è una occasione di viaggiare nella classicità e nel mito di Ulisse. Le opere di “ritorno a Itaca” si fondono perfettamente con il concetto del “Mann”, Museo archeologico nazionale di Napoli, perché sono arte nell’arte, l’antico e il contemporaneo che dialogano.

“Ritorno a Itaca” è il riappropriarsi del luogo, del luogo chiamato “casa”. Ernesto Tatafiore è dalla metà degli anni ’80 che lavora su Ulisse, sua è infatti una fontana in via Scarlatti a Napoli chiamata appunto “Itaca”Ulisse si va ad unire agli altri personaggi di cui Tatafiore si è occupato, Marinetti, Robespierre e altri. Le opere di “ritorno a Itaca” vedono Ulisse che ritorna nella sua isola armato di ascia e con il suo arco stermina i terribili proci che vengono dipinti qui come pesci enormi e divoratori.

C’è il trittico che è posto nella sala centrale del “Mann” che è l’emblema di “ritorno a Itaca”: sulla sinistra c’è Ulisse legato ad un albero per non cedere al richiamo delle sirene, al centro c’è una rossa Penelope molto sensuale e sulla destra vediamo Ulisse che tende l’arco per uccidere. Il trittico racconta in pratica tutta la mostra “Ritorno a Itaca”. C’è infatti un Ulisse combattente, una Penelope, donna forte e tenace ma al tempo stesso sensuale che regge le sorti dell’isola  nella certezza del ritorno del suo uomo e c’è Ulisse che desidera tornare a Itaca che rappresenta il porto agognato e sicuro dopo tante avventure.

La figura femminile è un tema molto caro a Ernesto Tatafiore e più volte si ripete in questa mostra attraverso la figura di Penelope. A conclusione della mostra vi sono anche vasi di ispirazione ellenica posti in cornici di ferro come messi in uno spazio senza tempo.

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