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Siria, aiuti in cambio di sesso: l’inchiesta della BBC

Siria. Bombe, abusi,aiuti umanitari bloccati da raid e donne costrette a prostituirsi in cambio di aiuti. A denunciarlo un rapporto pubblicato di recente dal Fondo delle Nazioni Unite per la popolazione (UNFPA) intitolato “ Voices from Syria 2018” in cui sono state raccolte testimonianze e denunce di violenze commesse nel paese dal 2015 al 2017.

Secondo l’inchiesta, donne siriane sono state costrette a prostituirsi, altre hanno subito abusi sessuali da perte di operatori umanitari che lavoravano per la Nazioni Unite o per organizzazioni benefiche internazionali in cambio di aiuti. Secondo l’UNFPA, l’assiste umanitaria veniva offerta in cambio di prestazioni sessuali da donne e ragazze giovani in cambio di pasti o altri aiuti essenziali.

L’inchiesta della BBC

La prima volta una tale situazione è stata segnalata tre anni fa, dove Daniela Spencer, consulente umanitaria,cominciò a raccogliere testimonianze e denunce da un gruppo di donne siriane presenti in un campo di profughi in Giordania nel 2015. Daniela Spencer si è rivolta alla BBC per rendere noto e pubblico il caso è aprire un’inchiesta.

Oggi, la Siria ancora in stato di guerra, molte donne si rifiutano andare ai campi dei profughi e ai centri di distribuzione degli aiuti perché temono di essere ricattate. Testimonianze rendono noto che certe donne, soprattutto madre giovani, fin quando non si concedevano, non gli veniva consegnato nessun aiuto, nemmeno quello essenziale come, cibo, sapone e medicinali.

Secondo la BBC, anche dopo alla luce delle varie denunce gli abusi e lo sfruttamento non si sono interrotti. Oltre le donne testimoni anche operatori umanitari che operavano il loro ruolo con dovere e rispetto hanno riferito che lo sfruttamento delle donne era arrivato a un livello tale che le donne si rifiutavano di presentarsi ai centri di distribuzione degli aiuti perché oramai chi aveva dato in cambio prestazioni sessuali  era scontato doverlo rifare. Anche se il personale delle agenzie umanitarie  sapevano di questo tipo di sfruttamento, per tempo tenevano la bocca e gli occhi chiusi perché in stato di guerra i vari spostamenti e trasporti sono difficili e pericolosi e personale internazionale come anche prodotti essenziali non poteva recarsi facilmente.

Dopo tali rivelazioni rese pubbliche, le agenzie Onu e Ong hanno annunciato di aver aggiornato le regole e procedure ed averle rese più rigide e l’Unfpa ha diffuso il rapporto dove dichiara che l’assistenza umanitaria veniva scambiata con rapporti sessuali in vari governatori siriani.

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