Attualità

G8 Genova, i poliziotti della Diaz saranno reintegrati

Sono passati sedici anni dall’estate del G8 di Genova: molti in ordine di tempo, pochi nella memoria di un paese intero. Le prime condanne per gli artefici della notte della Diaz iniziano a finire di scontare le proprie pene. Venticinque tra dirigenti e capireparto della Polizia sono liberi di tornare a ricoprire il proprio lavoro, tornare in divisa dopo il lungo stop dettato dalla legge. Mentre i processi per gli artefici materiali dell’incursione hanno preso strade diverse, quelle per i dirigenti rientrano nelle sanzioni disciplinari che l’Italia ha applicato anche per la pressione della CEDU, la Corte Europea dei diritti Umani.

I poliziotti liberi di tornare in divisa

Tra chi tornerà a breve a ricoprire il proprio ruolo, l’allora vicequestore Troiani, accusato di aver generato false prove contro i manifestanti. Per giustificare l’incursione di quella notte, infatti, fu trascritto nei verbali che furono trovate armi riconducibili al blackblock come bombe molotov. In seguito fu scoperto che le bottiglie incendiarie furono portate dallo stesso Troiani per dare un senso all’accaduto.

Per lesioni personali e falsificazione di verbali potrebbero essere riammessi, nonostante ad oggi svolgano altre professioni, Salvatore Gava, ex dirigente della squadra mobile e Fabio Ciccimarra, protagonista di un vero e proprio sequestro di persona presso la Caserma Raniero di Napoli pochi mesi prima dei fatti di Genova. È poco risaputo che in un incontro preparatorio del G7, a Napoli vennero sequestrati e vessati molti manifestanti in una caserma della città partenopea, i quali responsabili condannati in appello. Molti altri ancora non hanno mai lasciato veramente la polizia come Massimiliano Fournier, condannato per lesioni gravi, ma materialmente facente parte dell’operazione nella scuola.

20 luglio: manifestazioni in Piazza Alimonda a Genova

Questi ultimi reintegri, non ancora digeriti da parte del mondo politico e culturale italiano, saranno sicuramente oggetto di discussione nelle manifestazioni organizzate in memoria della morte di Carlo Giuliani. Mostre, discussioni e concerti sono stati annunciati per ricordare la morte del ragazzo negli scontri. Saranno presenti comitati nazionali ed internazionali di lotta come le associazioni per la libertà di espressione e i comitati di madri provenienti da tutta Italia, come le NoTav e della terra dei fuochi.

Tag

Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia e Culture Globali presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.
Back to top button
Close
Close