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Mostra “Vermeer a Capodimonte – la suonatrice di liuto” a Napoli dal 21 novembre 2016

Vermeer a Capodimomnte-la suonatrice di liuto è una mostra che si aprirà il 21 novembre al Museo di Capodimonte, Napoli e fino al 9 febbraio 2017 sarà incentrata sul dipinto che da il titolo alla mostra, opera del maestro olandese Johannes Vermeer, giunta in prestito dal “Metropolitan Museum” di New York. Una mostra che metterà a confronto il capolavoro olandese con altri dipinti del museo napoletano con lo stesso tema di donne musiciste dipinte da Bernardo Cavallino, Francesco Guarino, Carlo Sellitto. “La suonatrice di liuto” fa parte della collezione del “Met” di New York ed arriva per la prima volta in Italia ed è forse il dipinto meno conosciuto di Vermeer, nonostante sia di una raffinatezza unica. Tutta la mostra ruoterà intorno questo magnifico dipinto e sarà appunto affiancato da altri dipinti anche a sfondo religioso della pinacoteca di Capodimonte e indicherà ai visitatori e a tutto il pubblico lo stretto legame tra l’arte napoletana e quella olandese del ‘600.

La storia del capolavoro “La suonatrice di liuto”

“La suonatrice di liuto” è stata dipinta probabilmente nel 1664 e rappresenta una donna che accorda uno strumento musicale mentre osserva all’improvviso fuori dalla finestra forse distratta da qualcosa. La luce che proviene dall’esterno le fa risaltare i gioielli che indossa. Secondo gli storici dell’arte sarebbe proprio la moglie di Johannes Vermeer che possedeva una mantella gialla indossata nel dipinto. Dietro la donna vi è una carta geografica appesa al muro che è riprodotta talmente bene da assomigliare a quella del cartografo Jodocus Hondius del 1613. Intorno al dipinto saranno esposte opere della collezione di Capodimonte come già detto prima e in tal modo si potranno confrontare gli stili pittorici, i riferimenti culturali, le ambientazioni storiche tra gli artisti italiani e quelli olandesi.

Il direttore del “Met” ha chiesto al direttore di Capodimonte Sylvain Bellenger in prestito due disegni di Michelangelo, i celebri e monumentali “cartoni” per una loro mostra al “Met”, insieme ad altri dipinti , che sarà visitata da migliaia di persone e che porterà visibilità e lustro al patrimonio artistico di Capodimonte. Il paragone delle atmosfere intime di Vermeer con la pittura a tema religioso e musicale  delle opere di Capodimonte sarà spettacolare, come pure il confronto sull’uso della luce che fa Vermeer. Sarà una mostra di grandissimo spessore a cui si affiancheranno altre iniziative di musica e studi, come concerti di liuto e uno studio archeologico per svelare tutti i segreti del dipinto. E una approfondita interpretazione del dipinto sarà data anche tramite una app per telefonini e i-pad, che sarà ricca di contenuti critici e storici e realizzata con l’aiuto anche del “Metropolitan”. Si è ormai nell’era delle mostre 3.0, veri e propri percorsi nell’arte.

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