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Autismo: Cause e Terapie

Oggi 2 aprile 2016 è la giornata mondiale dell’autismo, ma ancora in pochi sanno in cosa consiste questa patologia, scoperta da oltre settant’anni. L’autismo è stato scoperto nel 1943 dallo studioso Leo Kanner, il primo a parlare di “autismo infantile precoce”.

Cos’è l’autismo?

L’autismo è riconosciuto dalla Comunità Scientifica Internazionale come un disturbo neuro-psichiatrico che interessa la funzione cerebrale. Il comportamento tipico delle persone affette da questa patologia sono scarsa concentrazione, mancanza di integrazione socio-relazionale e poca comunicazione con gli altri, che porta ad una sorta di ritiro interiore. L’autismo rientra anche nella categoria dei disturbi persuasivi dello sviluppo, di cui fa parte anche la sempre più nota sindrome di Asperger.

Quando si manifesta l’autismo?

L’autismo di manifesta principalmente durante i primi 3 anni di vita e colpisce di più i soggetti maschi piuttosto che le femmine. L’incidenza varia dalle 5 alle 50 persone su 10 mila e, secondo dei dati diffusi dall’ International Collaboration for Autism Registry Epidemiology, dipende molto anche dall’età dei genitori. A favorire l’autismo sarebbero infatti le madri adolescenti ed i padri “over 50”.

Quali sono i sintomi dell’autismo?

L’autismo può avere diversi sintomi, che vanno dalla comunicazione verbale e non verbale all’ordine. Nel primo caso i soggetti autistici tendono ad esprimersi in maniera confusa, ripetendo parole, suoni o frasi. Per quanto riguarda l’interazione sociale, gli autistici faticano a portare avanti una comunicazione “ordinata”, tendendo all’isolamento e ad evitare lo sguardo diretto con gli altri. Gli autistici tendono inoltre a ripetere sempre alcuni movimenti o posture e si dimostrano molto resistenti ai cambiamenti (ex. cambio di disposizione degli oggetti in camera). La gravità della patologia tende a cambiare da individuo ad individuo.

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