Moda

Balenciaga in Mostra al Victoria & Albert Museum: le Date

Parte fra due giorni a Londra la mostra dedicata al couturier ispanico: intuizioni e opere protagoniste della mostra “Balenciaga, Shaping Fashion“. Il 27 maggio il Victoria & Albert Museum di Londra inaugura la mostra – prima inglese dedicata al designer – dal nome Balenciaga: Shaping Fashion. Resterà fino al 18 febbraio 2018.

L’esposizione si focalizza sulle origini del suo stile portato avanti oggi, con una propria cifra distintiva e linguaggio artistico da Demna Gvasalia, art director della nota Maison dal 2015. Tre i settori di interesse, tutti da non perdere: Front of House, Workrooms e Balenciaga’s Legacy. In tutto più di 100 capi e 20 cappelli; fanno bella “mostra di sé” anche i disegni preparatori, i campioni di tessuto e tutti gli splendidi sketches di Cristobal Balenciaga. L’ultima sezione ne racconta l’eredità attraverso il lavoro di designer emergenti come Alexander Wang, Molly Goddard, J.W.Anderson e naturalmente Gvasalia.

Chi era Cristobal Balenciaga?

Nato nel 1895 a Getaria, nei Paesi Baschi e scomparso nel 1972, è tra i più influenti stilisti del Novecento. Attivo soprattutto negli anni ’50 e ’60 è contemporaneo di Dior; figura “antagonista” nello stile, non apprezzava l’idea di “New Look”, consistente di corsetti aderenti e gonne a corolla. La linea di pensiero che porterà avanti durante il suo percorso e la sua vita sarà sempre una: scolpire la silhouette tra geometrie non convenzionali e forme pure.

Primo fra tutti il tubino con i quattro angoli fermi sullo scollo, l’envelope dress, spalle ampie e a palloncino. Il famoso Abito a sacco, una semplice tunica in crêpe nero priva di punto vita con otto bottoni; degno di nota anche le Chou Noir, una cappa in gazar di seta con una vistosa rouche che poteva essere indossata sulle spalle o come cappuccio.

Molto riservato nonostante la scelta di questa carriera, intollerante alla notorietà, Balenciaga fu gelosissimo delle sue creazioni e sospettoso fino all’inverosimile, persino delle sue stesse sarte al punto da obbligarle a vuotare le tasche a fine giornata: temeva potessero sottrargli i disegni. Conosciuto per l’irascibilità e il desiderio costante che tutto fosse perfetto nel 1968 chiude l’atelier, poiché con i tempi si sa, cambia anche la moda.

Come ricordato per molti altri artisti e menti brillanti anche Balenciaga mostra l’estro eccentrico tipico dei Grandi. Senza dubbio un uomo poliedrico, dai gusti eclettici e innovativi, dai mille volti. In fondo, lo diceva anche lui che “un couturier deve essere un architetto per il design, uno scultore per la forma, un pittore per il colore, un musicista per l’armonia e un filosofo per la temperanza”.

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