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Aereo caduto in Etiopia: Papa Francesco esprime il suo dolore per le vittime

Di fronte ad una immane tragedia non ci sono parole che possano esprimere davvero i sentimenti di sgomento e tristezza. Infatti dopo la tragedia avvenuta ieri nei cieli etiopi, sono arrivati messaggi di cordoglio da tutte le parti del mondo per le 157 vittime dell’aereo della compagnia Ethiopian Airlines, tra i quali 8 erano italiani. Tutte persone che si trovavano in Africa per lavoro, per loro è arrivato anche il dolore e le preghiere di Papa Francesco.

Il dolore del Papa

Le cause della tragedia sono ancora da accertare, di ora in ora infatti i vari addetti ai lavori stanno cercando quante più prove possibili per ricostruire quanto accaduto e dare così una degna sepoltura alle vittime che verranno riconosciute con l’esame del dna. Anche Papa Francesco ha appreso con dolore la notizia. Quest’ultimo ha inviato un telegramma di cordoglio per le vittime dell’incidente aereo, a nome Suo dal Cardinale Segretario di Stato Pietro Parolin: “Avendo appreso con tristezza il disastro aereo dell’Etiopia Airlines, Sua Santità Papa Francesco offre preghiere per i defunti da vari paesi e loda le loro anime alla misericordia di Dio Onnipotente. Papa Francesco invia sentite condoglianze alle loro famiglie, e su tutti coloro che piangono questa tragica perdita invoca le divine benedizioni di consolazione e forza”.

Le vittime

Nella sciagura aerea in Etiopia non si è salvato nessuno dei 157 presenti a bordo tra passeggeri e

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Le 8 vittime italiane dell’ Ethiopian Airlines

membri dell’equipaggio. Otto di essi erano italiani tra cui l’assessore ai Beni Culturali della Regione Siciliana, Sebastiano Tusa archeologo di fama internazionale al quale è arrivato il cordoglio del Presidente Musumeci che ha così dichiarato: “Ho perso un caro amico”. Le altre 7 vittime invece sono: Carlo Spini, 75 anni, originario di Sansepolcro (Arezzo) e residente a Pistoia,  sua moglie, infermiera, Gabriella Vigiani e il tesoriere della onlus Matteo Ravasio. Paolo Dieci presidente della ong Cisp e rete LinK 2007,  Virginia Chimenti, funzionaria del World Food Programme dell’Onu, Rosemary Mumbi e Maria Pilar Bozzetti.

 

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