Cinema

“Lasciati andare”, Trama e Recensione: con Servillo si ride con classe

Il terzo film di Francesco Amato “Lasciati andare” è uscito il 13 aprile nei cinema e vanta un grande cast composto da Toni Servillo, Carla Signoris, Veronica Echegui e Luca Marinelli. Questa è la prima commedia in cui Servillo interpreta uno psicanalista stralunato.

LASCIATI ANDARE: LA TRAMA

“Lasciati andare” è prodotto da Cattleya con Rai Cinema e vede appunto il grande attore casertano nelle vesti di Elia, un ebreo poco praticante, che fa uno psicanalista stimato ma molto imbolsito e annoiato, capace di tenere tutti a debita distanza pur di non farsi coinvolgere, compresa l’ex moglie Giovanna (Carla Signoris) di cui comunque è ancora innamorato. Finché dopo un lieve malore decide di iscriversi ad un corso di fitness. Qui incontra una personal trainer casinista e di origine spagnola, Claudia (Veronica Echegui), che lo coinvolge con la sua energia e il suo modo di affrontare la vita.

Elia si trova così a gestire la voglia di vivere di questa ragazza contro la sua apatia e scopre con sorpresa che ha una capacità notevole di accettare i cambiamenti che sta affrontando. L’uomo era convinto che nessuno potesse essere diverso da quello che è, ma alla fine del film cambia completamente idea risultando agli spettatori decisamente più simpatico.

LA RECENSIONE DI LASCIATI ANDARE

Il titolo “Lasciati andare” rispecchia il racconto del film che ha una bella atmosfera da commedia leggera ma di contenuto intelligente, con l’intreccio tra i due personaggi che diventa irresistibile per il loro essere così diversi, il professore e la personal trainer, eppure risultano essere il leit motiv di tutto il film. Il film dimostra che gli aspetti più imprevedibili della vita possono essere delle grandi opportunità per migliorarsi.

“Lasciati andare” è un film che coniuga divertimento e leggerezza con una grande qualità narrativa e di interpretazione. E’ una commedia molto “lavorata”, molto “preparata” nel suo essere attenta a restare nell’orbita del grande cinema della commedia italiana per non cadere nel trash della battuta facile. “Lasciati andare” ha una brillantezza narrativa davvero lodevole e di grande eleganza.

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