Economia

Fondo Norvegese: guadagno di 22 miliardi anche grazie a investimenti in Italia

Il Fondo pensioni più grande del pianeta, il Norges BankIinvestment Management, ha incrementato le sue entrate del 2,6% solo nel secondo trimestre dell’anno, guadagnando ben 22 milioni di euro in entrate. E tutto ciò anche grazie ad alcuni investimenti fatti su suolo italiano. Il Fondo Norvegese è infatti primo investitore della società Star, a cui a fine 2016 ha partecipato con 479 milioni di euro. È invece sesto investitore per l’AIM, il mercato di Borsa Italiana dedicato alle piccole e medie imprese, con un capitale di 10 milioni di euro.

Sia Star che AIM hanno guadagnato il 24% nei primi sei mesi dell’anno. Il Fondo norvegese ha accresciuto la sua quota partecipativa in alcune delle società che fanno parte dei due gruppi, tra cui Autogrill (3%), Banca Popolare di Milano – BPM e Unicredit (2,99%), Telecom Italia (2,58%), Eni (1,72%), Enel (1,26%), Fiat Chrysler Automobiles – FCA (1%).

Fondo Norvegese, cos’è e in cosa investe

Il Fondo Norvegese, Norges BankIinvestment Management, è un fondo pensioni che possiede l’1,3% della totalità delle azioni mondiali e ha un capitale di più di 850 miliardi di euro. Per conto del governo di Oslo, gestisce il surplus di denaro che la nazione scandinava guadagna dall’esportazione di petrolio. Il capitale viene reinvestito in azioni di mercato e nel real estate (mercato immobiliare). Solo nel primo semestre del 2017 il Fondo Norvegese ha chiuso con 499 miliardi di corone (53,5 miliardi di euro), la migliore prestazione degli ultimi 8 anni.

Attualmente, il capitale del Fondo Norvegese vale il doppio del Prodotto Interno Lordo del paese. Il motivo di questo salto di qualità nel 2017 è stato la decisione di investire nei mercati finanziari una notevole parte di questo enorme capitale. Il 65,1% del totale investito, infatti, è stato convertito in azioni. Sono quasi 9.000 le società in cui il Fondo Norvegese sta investendo, sparse in 77 paesi del mondo: tra queste Apple, Nestlé, Royal Dutch Shell, Microsoft, Novartis, Roche e Amazon.

Anche grazie all’appoggio del governo di Oslo, il Fondo Norvegese è stato autorizzato dal Parlamento ad espandere del 70% la propria quota in azioni. La decisione, ha dichiarato Trond Grande, numero due del Norges BankIinvestment Management, “è strategica, volta a realizzare un rendimento nel lungo periodo”.

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