Attualità

Marcia per l’Europa a Roma, 25 marzo 2017

In occasione del 60° anniversario del trattato di Roma ci sarà sabato 25 marzo la “March for Europe”, marcia per l’Europa. Sono passati sessant’anni dal trattato di Roma dove si sanciva che l’Unione Europea avrebbe cooperato e contribuito a diffondere la pace e la democrazia.

L’Europa Oggi: difficoltà, crisi e nazionalismi

L’Europa è l’esempio di democrazia e apertura che ha eliminato dittature e totalitarismi e da 60 anni a questa parte contribuisce a diffondere la pace e la libertà di pensiero. Tuttavia l’Europa sta attraversando una profonda crisi di identità. Gli ultimi accadimenti quali il terrorismo e una immigrazione senza più controllo e indiscriminata da parte di paesi africani e del medio Oriente, che per fame e per guerre cercano rifugio in Europa, ha portato un vento tagliente di sfiducia e sospetto fra i paesi stessi dell’Unione e un desiderio latente di isolamento, generando una paura  che sta dividendo i paesi dell’Unione Europea, perché di idee diverse su troppi argomenti.

Anche l’economia è disuguale e ogni paese ha reagito in maniera diversa all’avvento dell’euro e l’esempio della crisi greca è ancora davanti agli occhi di tutti, e tutto ciò ha portato molto scetticismo riguardo l’euro. La stessa Italia da anni subisce una profonda crisi economica che ha portato al collasso l’industria italiana. Sembra che l’unico paese a beneficiare dell’euro sia solo la Germania.

L’uscita dell’Inghilterra dall’unione europea con la sua Brexit ha accentuato una visione europea che di fatto è solo a parole e non nei fatti. Davanti alle sfide che il mondo sta ponendo in questi ultimi anni e davanti ad una economia globale allo sfascio, l’Europa è tenuta a dare delle risposte concrete di unità di intenti.

I motivi della Marcia per l’Europa

La marcia del 25 marzo a Roma vuole ribadire un concetto di unità alquanto appannato. Resta di fatto che gli stati dell’Unione Europea se divisi non hanno un futuro e se litigano tra loro su argomenti fondamentali quali crisi dell’economia, lotta al terrorismo e leggi adeguate per una sana immigrazione, non si arriverà da nessuna parte. Ritornare ad un cieco nazionalismo non servirebbe. Serve invece una unità di intenti e di collaborazione vera per vincere contro il nemico comune del terrorismo internazionale e per sostenere di nuovo una ripresa dell’economia.

Con questa Marcia per l’Europa del 25 marzo si chiede ai Capi di Stato e di governo dell’unione di approvare un piano che risollevi e rilanci l’economia e la politica dell’Europa. Sono necessarie visioni comuni riguardo i conflitti che affliggono paesi extra europei come la Siria. Inoltre è importante valutare bene il problema economico di ogni paese dell’unione. Ogni paese deve poter gestire la propria economia in libertà approvando per sé delle leggi e non subendo dei dicktat da parte di una Unione Europea generalista e spesso inopportuna, un unico sistema economico che ha già fallito e che non può essere valido per ogni paese europeo. La marcia del 25 marzo a Roma chiede una Europa più unita, sia pur nelle proprie differenze, chiede una Europa che ritorni ad essere un esempio di tolleranza e prosperità.

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