La pianista e autrice siciliana Giuseppina Torre, molto conosciuta in America ha composto in modo più che eccellente le musiche del documentario “Papa Francesco – La mia idea di arte“, ideato e raccontato dalla giornalista Tiziana Lupi. Dopo il suo primo disco “Il silenzio delle stelle” ha fatto le musiche dei documentari “L’Amore dopo la tempesta”, “Montecassino perché”, “Papaveri rossi”, “Come manna dal cielo”, ideati e fatti dallo storico e famoso giornalista Roberto Olli studioso di storia. I documentari sono stati trasmessi e avuto un’enorme successo su Rai 1.
Il documentario lo si può acquistare nelle librerie e negozi musicali, parla di un’escursione e passeggiata nei Musei Vaticani, Piazza san Pietro e la Basilica Vaticana per ammirare e ascoltare dalla voce del Papa i suoi pensieri sull’arte, con le sue parole e la musica di Giuseppina Torre che acompagnava il tutto. Il grande successo dell’artista in America ha fatto si di fargli vincere ben quattro Los Angeles Music Awards, due International and Entertaiment Awards e due Akademia Awards of Los Angeles. Giuseppina Torre è un’artista italiana che ha portato la sua e nostra eccellente musica in tutto il mondo, in America e nel suo paese l’Italia. La sua scoperta la si deve grazie a un brano messo su I Tunes, ascoltato dagli organizzatori del Los Angeles Music Awards.
Da li è iniziato il suo successo e scalata ai primi posti con la sua musica ricevendo premi e riconoscimenti. Si è anche esibita davanti a personaggi e registi di alto livello, quali Sorrentino, Berolucci e Muccino. Il documentario su “Papa Francesco – La mia idea di arte” è diretto da Claudio Rossi Massimi, scritto da Papa Francesco e Tiziana Lupi, prodotto da Lucia Macale di Imago Film. All’interno del cofanetto del filmato, c’è anche il disco di Giuseppina Torre, con le Sound Track tolte dalla colonna sonora del documentario. Le soundtrack sono accompagnate e e dato valore dalla voce del soprano Angela Gragnaniello. Da rilevare che secondo Papa Francesco l’arte da un valore inconfondibile a riguardo la bellezza del creato, organo principale di evangelizzazione e che fa da contro altare alla cultura dell’eliminazione.
