Politica

Ministro Madia: “Norma anti furbetti già applicata”

“La norma anti furbetti sta funzionando, è stata applicata già decine di volte“. Così il ministro della Pubblica Amministrazione, Marianna Madia, ai microfoni di Rtl 102.5. Il riferimento è ai tanti casi recenti di assenteismo avvenuti nelle amministrazioni pubbliche (ultimo quello dell’ospedale di Napoli Loreto Mare), dove sono stati scoperti dipendenti che timbravano il cartellino (o facevano farlo da colleghi)  e poi abbandonavano il luogo di lavoro.

Ma qual è la norma di cui parla il ministro Madia? Sono vari i decreti attuati dal Governo Renzi in materia di Pubblica Amministrazione. In particolare quello di gennaio 2016, a firma del Ministro Madia, prevede che il dipendente pubblico colto in flagranza di reato a falsificare la presenza in servizio deve essere punito entro 48 ore con la sospensione dall’incarico e dalla retribuzione. Se l’illecito non viene dichiarato, a essere licenziato è il dirigente; previsto inoltre un iter accelerato per il licenziamento, che deve chiudersi in un mese (mentre prima il termine era di 120 giorni).

A inizio 2017 è stato poi presentato un nuovo decreto da parte del Ministro, che inasprisce ancora di più le sanzioni sui licenziamenti e le assenze in prossimità di “ponti” e week-end. Per quest’ultimo punto, è previsto che i contratti nazionali vietino l’incremento dei trattamenti accessori nei casi di assenze ‘strategiche‘, appunto quelle che si concentrano in in continuità con le giornate festive e di riposo superiori ai dati medi nazionali o di settore. In caso di “anomale e ripetute” assenze i contratti fissano le sanzioni disciplinari.

Novità anche sul fronte delle assenze per malattia: è prevista la possibilità che il dipendente che debba sostenere una visita non salti l’intera giornata di lavoro. Confermato l’iter accelerato per il licenziamento, nel decreto è previsto anche che sia solo l’INPS, e non più le ASL, a certificare sulle assenze per malattia.

Ricordiamo che nel corso del 2015, come dichiarato dall’ispettorato della Pubblica Amministrazione, i licenziamenti sono stati 280, il 23% in più rispetto all’anno precedente, di cui 108 causati da assenze su luogo di lavoro. Sempre nello stesso anno sono state avviate nella P.A. ben 8.259 procedimenti disciplinari, di cui 7.554 conclusi. Tra questi, quasi la metà (46,5%) si è risolto con sanzioni minori, mentre 1.690 procedimenti sono finiti con sospensioni e 280 con licenziamenti.

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