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Guerra in Siria Ultime Notizie: Tregua approvata dall’Onu

Ieri l’ ONU ha approvato una nuova tregua in Siria tra ribelli e governativi, che dovrà entrare in vigore immediatamente e avrà la durata di almeno trenta giorni. Esenti dal cessate il fuoco saranno gli attacchi contro Isis, al Qaida, al Nusra e altri “gruppi, individui e entità” affiliati con i terroristi , come voluto da Mosca.

L’obiettivo del cessate il fuoco è quello di permettere di portare aiuti umanitari alla popolazione inerme e di evacuare i tanti malati e feriti gravi vittime innocenti di questo conflitto.

La tregua dell’Onu

Il testo dell’Onu chiede inoltre lo “stop immediato dell’assedio delle zone abitate, fra cui la Ghouta orientale, Yarmouk, Foua e Kefraya”.

In queste aree dell’estrema periferia di Damasco, le forze governative comandate da Bashar al Assad, stanno sganciato bombe per liberare la zona dalla resistenza ribelle ma di fatto stanno colpendo in modo indiscriminato la popolazione civile, con una violenza ancora più inaudita dei già tanti massacri di questi quasi sette anni di guerra in Siria.

In due giorni, l’Ong  Medici Senza Frontiera riferisce che ci sono stati 1285 feriti e 237 morti. L’Organizzazione denuncia, inoltre, che a seguito del bombardamento di ben 13 strutture tra Ospedali e Presidi Sanitari, mancano totalmente medicinali salvavita. 

Save the children denuncia che sono più di 350mila i civili intrappolati nelle periferie in mano alle forze di opposizione al governo di Assad e che corrono gravi rischi per la propria vita.

Gli Osservatori ONU e i giornalisti presenti nella zona raccontano di strade completamente deserte, a parte le sirene delle ambulanze che trasportano i feriti in cliniche di fortuna, e di una popolazione inerme che si è rifugiata nei sotterranei della città di Damasco o in seminterrati non sempre sicuri, per sfuggire ad una morte certa.

In questi giorni che hanno preceduto “il cessate il fuoco” i corrispondenti esteri hanno narrato di una situazione a dir poco terribile. In tutto la Goutha manca l’elettricità e l’acqua potabile. C’è un solo panificio, e per la distribuzione del pane ci sono file chilometriche. I bambini non hanno mai provato così tanta paura e durante la notte si sente continuamente il loro pianto.

Le immagini televisive, molto forti, continuamente fanno vedere realtà apocalittiche: i bombardamenti compiuti da aerei siriani e russi hanno distrutto interi quartieri, dove si trovano ancora migliaia di famiglie.

In Siria le tregue si stipulano ma non si rispettano

È di queste ore la notizia che la tregua appena sottoscritta ieri, oggi è stata già violata. Lo riferisce l’Osservatorio dei Diritti Umani. Il regime siriano ha violato l’accordo e in mattinata ha bombardato di nuovo la Ghouta orientale, roccaforte dei ribelli alle porte di Damasco. In particolare, dice la Ong, è stata attaccata due volte Chifouniya, una località alla periferia di Duma. La stessa notizia è battuta in questo momento anche da France Press che segnala nuovi raid aerei e fuoco di artiglieria. Fonti vicine al governo di Bashar al Assad riferiscono che le forze di Damasco e le milizie alleate hanno avviato un’operazione per invadere la Ghouta orientale, a est della capitale.

Il Papa nell’Angelus di questa mattina ha detto: “In questi giorni il mio pensiero è spesso rivolto all’amata e martoriata Siria, dove la guerra è riesplosa, specialmente nel Ghouta orientale“, . “Questo mese di febbraio è stato uno dei più violenti in sette anni di conflitto: centinaia, migliaia di vittime civili, bambini, donne, anziani; sono stati colpiti gli ospedali; la gente non può procurarsi da mangiare. Tutto questo è disumano – ha scandito il Papa – Non si può combattere il male con altro male“. “Pertanto rivolgo il mio appello accorato perché cessi subito la violenza, sia dato accesso agli aiuti umanitari – cibo e medicine – e siano evacuati i feriti e i malati. Preghiamo Dio che questo avvenga senza indugio“, ha aggiunto Bergoglio.

 

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