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Discorso Trump all’ONU contro Corea e Venezuela: “Difendiamo nostri interessi”

Grande attenzione per la prima volta di Donald Trump dinanzi all’assemblea ONU. Un discorso attesissimo che si è concluso pochi minuti fa risultato prevedibile. Terrorismo, Corea del Nord, Cuba e Venezuela gli argomenti messi sul piatto dal presidente statunitense. Lo stesso che ha subito chiarito di voler rappresentare gli interessi della propria nazione, ma soprattutto i propri.

“Gli Stati Uniti hanno fatto molto bene dalla mia elezione (…) la Borsa – questo l’esordio del presidente – è a livelli di record e la disoccupazione è in calo. Sono tempi di opportunità straordinari”. E ancora: “Gli Stati Uniti vogliono essere un esempio per tutti. Io difenderò sempre gli interessi americani”.

Discorso ONU, immigrazione e Corea del Nord

Due argomenti differenti tra loro ma affrontati con la stessa determinatezza. Nel ribadire lo stop ad una “immigrazione scorretta”, Trump ha detto di provare “compassione per i profughi siriani” e soprattutto per Turchia e Giordania che si fanno carico del fardello migratorio, ma comunque non è nelle intenzioni del suo esecutivo allentare i vincoli per l’entrata negli Stati Uniti. Categorico anche sulla demilitarizzazione immediata della Corea del Nord; il tema più controverso è stato dunque affrontato perentoriamente. Una critica neanche troppo velata alla volontà di mediazione diplomatica attuata dall’ONU. Con ogni probabilità il riferimento era all’organizzazione del Consiglio di Sicurezza, in cui vige il diritto di veto. “L’ONU deve portare avanti un programma di riforme e non essere frenata dalla burocrazia.” Secondo il ”Tycoon”: “Non tutte le nazioni possono farne parte. Noi paghiamo troppo. Più di tutti e non giusto”.

Trump: “Dove è stato adottato il comunismo, è stato perso tutto”

Dal sapore di Guerra Fredda l’intervento su Cuba e Venezuela, già colpite da pesanti sanzioni internazionali. Urgono riforme, e, a detta del presidente, sarà la condizione necessaria per recuperare i rapporti diplomatici. “Il regime di Maduro ha portato il Venezuela ad una situazione del tutto inaccettabile – queste le parole dure verso il presidente venezuelano – Chiedo a tutte le Nazioni di essere pronte a fare di più, chiediamo la democrazia e la libertà politica in Venezuela”

Il discorso moderato del segretario ONU

Antonio Guterres, in scaletta poco prima di Trump, ha impostato il proprio discorso in maniera diversa. Sorvolando temi di scottante attualità ha parlato di ripresa economica frenata dai paletti dell’individualismo e del nazionalismo. “L’economia globale sta diventando sempre più integrata – il monito del segretario –  ma il nostro senso di comunità globale potrebbe disintegrarsi”. Appello anche sul tema del cambiamento climatico, su cui poche ore prime si è espresso il presidente francese Macron, “è il momento di uscire dal percorso delle emissioni suicide, oggi sappiamo abbastanza per agire”.

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Matteo Squillante

Napoletano di nascita, attualmente vivo a Roma. Giornalista pubblicista, mi definisco idealista e sognatore studente di Storia e Culture Globali presso l'Università di Roma Tor Vergata. Osservatore silenzioso e spesso pedante della società attuale. Scrivo di ciò che mi interessa: principalmente politica, cinema e temi sociali.
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