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Gioco online: uno spaccato del mercato italiano in attesa del bando di gara per le nuove concessioni

Il gioco d’azzardo continua a rivestire un ruolo di primo piano in tutto il mondo: sotto i riflettori le sfide che si prepara ad affrontare, il modo in cui si adatta alle trasformazioni tecnologiche, le regolamentazioni, le esigenze dei giocatori, il contrasto al gioco patologico e alla criminalità, i dibattiti tra i suoi sostenitori e demonizzatori. Si tratta di argomenti che ogni operatore di gioco tiene in considerazione prima di decidere di entrare a far parte di un determinato mercato.

Il mercato italiano

Riferendoci in particolare all’Italia, possiamo affermare che molti operatori considerano il nostro mercato dei giochi come una grande opportunità, non solo perché in costante crescita, ma anche per le varie possibilità di sviluppo e aumento dei ricavi che offre. In particolare, secondo una ricerca sul gioco online pubblicata da Giochidislots.com, “il gaming online è cresciuto in quattro anni del +41,1%: si è passati dai 727 milioni del 2013 ai 1.026 milioni del 2016. Attualmente, invece, la raccolta ha toccato la cifra di 1,5 miliardi di euro”.

Di Maio-Salvini

Come abbiamo già accennato, sono sempre più numerosi gli operatori e fornitori di giochi online che manifestano l’interesse di entrare a far parte del mercato del nostro paese. Yggdrasil Gaming, ad esempio, uno dei principali provider a livello mondiale, lo scorso anno ha presentato per la prima volta i suoi prodotti in Italia stringendo partnership con altri importanti operatori tra i quali Eurobet, Lottomatica, Snaitech.

Nell’ultimo anno inoltre è aumentata la concorrenza per la maggior quota di mercato. PokerStars è un operatore relativamente nuovo, ma riveste una posizione predominante nel mercato e lo scorso mese è riuscito a conquistare una delle maggiori quote in termini di spesa insieme a Lottomatica e Sisal. La competizione rappresenta una premessa per ulteriori investimenti, per l’acquisizione di clienti e lo sviluppo nel settore.

Uno dei fattori che ha avuto un ruolo chiave nello sviluppo del segmento online è stato l’aumento del PREU sui giochi d’azzardo della rete fisica. L’aliquota sarà del 19% per le new slot e del 6% per le VLT. Lo scorso anno è stato inoltre definito il processo di riduzione degli apparecchi da gioco il cui numero dovrebbe essere ridotto di circa il 35% passando da 407.080 a 265.000 macchine entro il 30 aprile. Ciò significa che l’offerta di giochi fisici risulterà significativamente ridotta, ed i players si indirizzeranno quindi sempre più sui siti di gioco, aumentando così i ricavi per gli operatori online.

Bando nuove concessioni di gioco online

Nel mese di gennaio l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli, ha pubblicato il bando di gara per le nuove concessioni di gioco online, previsto dalla legge di Stabilità 2016. Ognuna di queste costa agli operatori 200.000€ e sarà valida fino al 31 dicembre 2022. Alcuni operatori hanno già presentato le proprie domande, il cui termine è era stato fissato al 19 marzo. L’emissione delle nuove licenze di gioco permetterà a molti operatori di unirsi al mercato locale, tra questi gli operatori di poker online che desiderano fare parte del progetto della liquidità condivisa.

Spetterà ora vedere come il nuovo governo continuerà il lavoro per lo sviluppo e la regolamentazione del settore.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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