Economia

Piano Junker: Europa riparte con il Piano per gli Investimenti

Occupazione, crescita, investimenti e competitività, obiettivi di un’Europa che vuole ripartire ed essere sempre più competitiva in un’economia globale e lo fa con il Piano di investimenti, il Piano Juncker.

Il Fondo europeo per gli investimenti strategici (FEIS) è il pilastro centrale del Piano Juncker, che fornisce una garanzia di prima perdita, permettendo alla Banca europei degli investimenti (BEI) di investire in un numero maggiore di progetti, spesso più rischiosi. I progetti e gli accordi FEIS a cui sono stati concessi finanziamenti fino ad oggi mobiliteranno più di 250 miliardi di euro di investimenti e sosterranno circa 528.000 PMI in tutti gli Stati membri.

La BEI stima che entro il 2020 il FEIS avrà contribuito a creare 700.000 posti di lavoro e a incrementare il PIL dell’UE dello 0,7%. E dopo il FEIS, l’Europa ripartirà con il FEIS 2.0, che, oltre ad essere stato prolungato dalla metà del 2018 alla fine del 2020 e ad essere passato da un obiettivo di investimento di 315 miliardi di euro ad almeno 500 miliardi, il nuovo FEIS opererà attraverso il comitato per gli investimenti che pubblicherà online le proprie decisioni, rendendo così trasparenti i criteri secondo i quali sono scelti i progetti che ricevono il sostegno della garanzia di bilancio dell’UE. Saranno considerati progetti sostenibili  almeno il 40% dei progetti relativi alle infrastrutture e all’innovazione che contribuiranno all’azione per il clima. Il FEIS 2.0 si concentrerà sui settori legati all’agricoltura sostenibile, alla silvicoltura, alla pesca e all’acquacoltura. Sarà data maggiore attenzione ai piccoli progetti presentati dalle PMI, per un valore che passerà dal 26% al 40%. Il nuovo FEIS incoraggerà anche il gruppo BEI ad aiutare le banche di promozione nazionali a istituire piattaforme di investimento per raggruppare vari progetti di piccole dimensioni per tema o regione al fine di attrarre investitori.

 

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