Cinema

Premi César 2017: Roman Polanski rinuncia alla presidenza

Salta l’incarico di Presidente dei Premi César per il regista Premio Oscar per Il pianista

Come avevamo annunciato, avrebbe dovuto presiedere i Premi César, i premi dell’industria cinematografica francese istituiti dall’Académie des arts et techniques du cinémaLui è Roman Polanski, uno dei registi più oscuri a livello internazionale. Infatti, ha pagato il prezzo del suo successo, un successo conquistato fin dal suo primo lungometraggio (Il coltello nell’acqua realizzato nel 1962), con diverse controversie personali. Controversie che sono poi ricadute sulla sua attività da regista.

Basti pensare che per realizzare un film come Carnage, che avrebbe dovuto essere girato a New York dove è ambientata l’azione, a causa di un mandato di cattura vigente su di lui negli Stati Uniti, ha dovuto chiamare gli attori in Francia. Si tratta in entrambi casi di eventi che risalgono all’incirca agli anni ’70, ma che continuano a pesare sul regista premio Oscar per Il pianista.

Quattro volte il Premio César per la migliore regia

Tra l’omicidio di sua moglie Sharon Tate e le accuse di violenza sessuale mosse dalla modella Samantha Geimer, il regista polacco ha da tempo abbandonato gli USA rifugiandosi in Francia, dove è stato accolto calorosamente, tanto da riconoscergli il ruolo di Presidente dei Premi César, a lui che il César per la migliore regia lo ha vinto ben quattro volte. E invece l’annuncio del suo incarico di presidenza ai Premi César ha subito sollevato diverse polemiche oltralpe. Una polemica che il regista ha definito “ingiustificata” e ha per questo deciso di rinunciare all’incarico.

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