Economia

Recovery Fund in Italia, come funziona? Definizione, Conte e fondo perduto

È stato raggiunto l’accordo tra i Ventisette Paesi dell’Unione Europea sul Recovery fund, il Fondo per la Ripresa di 750 miliardi di euro da destinare agli Stati più colpiti dalla pandemia

Un’intesa che il presidente del Consiglio europeo Charles Michel ha definito “realmente storica” in una conferenza stampa all’alba di martedì 21 luglio poiché per la prima volta i Ventisette danno mandato alla Commissione europea di indebitarsi a loro nome per una somma ingente e rinasare quindi quel bilancio che “è collegato agli obiettivi climatici”.

Si conclude così una battaglia fatta di intensi negoziati durata quattro giorni e quattro notti, che ha opposto i paesi più colpiti dal covid-19 come Italia e Spagna e i cosiddetti Stati “frugali” – Austria, Olanda, Danimarca, Svezia e Finlandia – che volevano limitare il denaro a fondo perduto.

Recovery Fund: la definizione

Recovery Fund significa letteralmente “fondo di recupero”. Il suo finanziamento per la ripartenza avviene mediante una raccolta di liquidità da parte dell’Europa con l’emissione dei cosiddetti “Recovery bond”. Si tratta, evidenzia il premier Conte, di “un fondo per la ripresa con titoli comuni europei per finanziare la ripresa di tutti i Paesi più colpiti, tra cui l’Italia”.

Alla base del Fondo per la Ripresa è previsto un piano da 750 miliardi di euro così suddivisi:

  • 390 miliardi di sovvenzioni
  • 360 miliardi di prestiti.

Questi soldi saranno reperiti grazie all’emissione di debito garantito dall’UE e arriveranno soltanto nel primo trimestre del 2021. Si tratta di un impegno di spesa di 1.074 miliardi di euro per sette anni a partire dal 2021.

Recovery Fund: come funziona

Esso nasce da una vecchia proposta francese che ha lo scopo di emettere obbligazioni note come “Recovery bond“, con piena garanzia nel bilancio Ue. Di fatto, il Fondo per la Ripresa distribuirà queste risorse tra il 2021 e il 2023, e rimarrà attivo fino al 2026. Toccherà poi ai Ventisette, che condividono così il rischio solo per il futuro e senza una vera mutualizzazione del debito passato, rimborsare i “prestiti” dal 2027.

Cosa ha ottenuto l’Italia?

L’Italia ha ottenuto 208,8 miliardi, di 82 miliardi a fondo perduto e 127 miliardi di prestiti. Peraltro, l’ammontare dei sussidi rimane invariato in quanto è stata introdotta una modifica alla chiave di ripartizione che in un certo senso avvantaggia il nostro Paese malgrado l’evidente calo delle sovvenzioni totali che da 500 sono passate a 390 miliardi.

Quanto ai Paesi “frugali”, invece, i rimborsi previsti per la Danimarca ammontano a 322 milioni di euro l’anno, all’Olanda 1,931 miliardi, all’Austria 565 milioni e alla Svezia 1,069.

 

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Veronica Mandalà

Palermitana di nascita, sono laureata in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo all'Università "La Sapienza" di Roma. Appassionata scrutatrice della realtà in tutte le sue sfumature, mi occupo di attualità, politica, sport e altro.
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