Attualità

Quando inizierà il lockdown in Italia?

Il lockdown nazionale scatterà dal 25 febbraio? Ecco le ipotesi

Estendere la zona arancione rafforzata in tutta Italia per arginare la diffusione delle varianti (inglese, sudafricana e brasiliana) e contrastare l’epidemia: è questa l’ipotesi che stanno valutando il neo premier Mario Draghi e il ministro della Salute Roberto Speranza alla luce degli ultimi dati poco confortanti che confermano l’incremento dell’ iindice di contagio RT prossimo all’1.

In attesa di definire un nuovo DPCM, visto che quello attuale scadrà il 5 marzo, il governo non solo prorogherà il divieto di spostamento tra Regioni, ma potrebbe adottare quello che verrebbe chiamato “lockdown arancione scuro” o lockdown “soft”, lontano anni luce dal modello rigido attuato nel 2020, ma in cui le restrizioni e i controlli non mancheranno. Sarà cruciale il 25 febbraio, data entro la quale si saprà se scatterà o meno il lockdown.

Lockdown in Italia, le tre ipotesi

Tre piani sono sul tavolo delle ipotesi al vaglio del governo e del Comitato Tecnico Scientifico (CTS). Il primo piano spingerebbe a una cancellazione della suddivisione in zone colorate (gialle, arancioni, rosse, bianche) e all’adozione di una zona “arancione rafforzata” dal lunedì al venerdì, con le restrizioni attuate in questa fascia più la chiusura di bar, ristoranti e centri commerciali nel weekend.

Passiamo poi alla seconda ipotesi, che presupporrebbe l’impiego del modello Natale, ovvero vivere “in arancione” dal lunedì al venerdì per poi passare al “rosso” nel fine settimana. Ciò significherebbe chiusura totale di bar e ristoranti, ad eccezione del servizio di asporto fino alle 18 e il delivery. Non si esclude, infine, la scelta più rigida: chiusura totale di tutto, scuole comprese.

Lockdown in Italia, il motivo

Preoccupa l’andamento epidemiologico delle varianti che stanno falcidiando l’Italia. Preoccupazione peraltro confermata dal direttore Generale della Prevenzione presso il Ministero della Salute, Gianni Rezza: “I dati ci dicono che c’è una controtendenza verso un aumento dei casi”. I dati in questione afferiscono infatti all’indice di contagio RT prossimo all’1, in salita ormai da tre settimane. Dunque, sottolinea l’ISS, “serve una drastica riduzione delle interazioni fisiche e della mobilità, è fondamentale rimanere a casa il più possibile”.

 

 

 

 

 

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Veronica Mandalà

Palermitana di nascita, sono laureata in Media, Comunicazione Digitale e Giornalismo all'Università "La Sapienza" di Roma. Appassionata scrutatrice della realtà in tutte le sue sfumature, mi occupo di attualità, politica, sport e altro.
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