Economia

Spese Veterinarie, Detraibili nel 2017: come fare

Spesso si sente dire che possedere un animale “è costoso”, le visite veterinarie, vaccini e quant’altro. Finalmente è stata varata una legge che prevede degli sconti fiscali per tutti coloro che posseggono un animale. Vediamo nel dettaglio quali spese possono essere inserite nella dichiarazione dei redditi 2017 e come fare.

SPESE VETERINARIE SU DICHIARAZIONE REDDITI

Nella dichiarazione dei redditi potranno essere inserite le spese a cui si è andati in contro dal veterinario, considerando anche i medicinali da egli prescritti. A partire dalla dichiarazione dei redditi 2017 sarà possibile per tutti coloro che posseggono animali, inserire le spesi riguardanti l’animale nella detrazione fiscale. Non verranno considerati idonei alla detrazione fiscali i medicinali acquistati senza la prescrizione del veterinario.

A QUALI ANIMALI SI RIFERISCE LA LEGGE?

La detrazione fiscale non può essere applicata a tutti i tipi di animali. Si riferisce agli animali di compagnia (quali cani e gatti) o animali destinati ad attività sportive (quali i cavalli). Quindi sono esclusi da questo scalo fiscale, coloro che posseggono per esempio galline o animali da allevamento.

A QUANTO AMMONTA LA DETRAZIONE?

Sarà possibile scalare dalle tasse fino ad un tetto massimo del 19%. Il dato significa, che per le spese annue sostenute per il veterinario e per medicine, si potrà ricevere fino ad una riduzione del 19% sull’ Irpef. Quindi potranno essere detratte le cifre fino ad un massimo di 387, 34 EURO (cifre superiori saranno a carico del contribuente) e fino ad un limite minimo di 129,11 EURO. Bisogna notare che, la cifra annua per le spese destinate agli animali, rimane sempre la stessa, anche per chi possiede più di un animale. Se qualcuno possiede ad esempio un cane ed un gatto, il tetto massimo verrà applicato complessivamente su tutti e due gli animali.

COSA SERVE PER DIMOSTRARE LE SPESE FATTE?

Per poter inserire le spese mediche riguardanti il nostro animale nella precompilata, non serve conservare la prescrizione medica. Servirà semplicemente uno “scontrino parlante” , ovvero quello scontrino, che indica la natura e la quantità dei medicinali acquistati. Inoltre lo scontrino parlante presenta il codice alfanumerico, che normalmente si trova sulla confezione.

 

 

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