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Siria pronta a firmare gli accordi di Parigi sul clima

Ad una conferenza tenutasi a Bonn, Germania, riguardo i problemi climatici mondiali, la delegazione della Siria ha affermato di voler firmare gli accordi stipulati nel 2015 a Parigi. La nazione asiatica è una delle due a non aver aderito al patto, l’altra sono gli Stati Uniti che si sono tirati indietro dopo l’elezione di Trump a presidente. Uno dei punti di forza della campagna elettorale che ha portato al successo del leader repubblicano fu proprio quello di sminuire il problema delle condizioni atmosferiche che secondo il tycoon americano non erano e non sono preoccupanti.

Dopo il Nicaragua, anche la Siria

Gli asiatici non sono stati i primi a cambiare idea: dopo la stipulazione degli accordi, infatti, anche il paese centro-americano aveva ritrattato il precedente dissenso decidendo di firmare il patto e accettando così di ridurre l’emissioni di carbone. Il presidente Daniel Ortega ritornò sui suoi passi ammettendo che questo è “uno dei pochi strumenti che abbiamo per unire il mondo” contro le catastrofi naturali che ultimamente si abbattono con maggiore frequenza sul nostro pianeta.

Prese di posizione contro Donald Trump

Il direttore esecutivo del Sierra Club (la più antica organizzazione ambientale degli Stati Uniti d’America), Michael Brune, si è schierato contro il capo di stato americano: “Se non fosse ulteriormente chiaro, ogni singolo Stato si sta muovendo per sconfiggere il problema climatico, ma Donald Trump ha isolato gli USA, ponendoli in una situazione veramente pericolosa“. Il tycoon sembra però non dar peso alle critiche e continua per la sua strada: la superpotenza mondiale aveva firmato i patti di Parigi sotto l’amministrazione Obama ma il nuovo presidente ha stracciato l’accordo, proseguendo nella sua campagna per screditare il precedente leader.

A Parigi per la prima volta le Nazioni Unite sono riuscite a stipulare un accordo sul clima il quale prevede il proposito di limitare l’incremento del riscaldamento globale a meno di due gradi Celsius rispetto ai livelli pre-industriali.

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