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Germania, infermiere killer accusato di 84 omicidi

Due anni fa l’infermiere Nils Hölger fu condannato all’ergastolo dal tribunale di Oldenburg, in Germania, con l’accusa di aver ucciso due pazienti e aver cercato di assassinarne altri tre. La sentenza, però, non ha messo fine alle indagini di una Commissione speciale della polizia, che sospettava che l’infermiere potesse essere l’autore di almeno altri 30 omicidi. I peggiori timori sembrano essere stati confermati perché oggi Johann Kühme, il capo della polizia di Oldenburg a nord della Germania, ha reso noto alla stampa l’esito delle indagini.

Il caso dell’infermiere killer: i fatti

Nils Hölger, infermiere di 40 anni, potrebbe avere ucciso 84 pazienti tra il 2003 e il 2005, quando lavorava nella clinica Delmenshort e all’ospedale di Oldenburg. Questa rivelazione potrebbe rendere Hölger il peggior serial killer della storia della Germania. “La Commissione che si incaricava delle indagini ha stabilito che i morti sono stati almeno 84” ha detto l’ufficiale della polizia “Si tratta di una cifra eccezionale nella storia della Repubblica Federale Tedesca”.

La Commissione aveva iniziato le sue indagini durante il processo che aveva visto imputato Hölger. Tutto era partito da una perizia psichiatrica depositata come prova: in questo documento, l’infermiere killer confessava di essere l’autore dei 5 crimini a lui imputati e di essere responsabile della morte di 30 pazienti. Nel giugno del 2016 gli investigatori decisero di approfondire le dichiarazioni di Hölger, continuando con le indagini.

Negli ultimi due anni la polizia ha riesumato più di 100 cadaveri e riesaminato le cartelle di più di 200 pazienti. Un lavoro che, secondo la polizia, ha aperto uno scenario ancora peggiore di quello immaginato. “I risultati attuali sono solo la punta dell’iceberg” ha dichiarato la polizia. Molto probabilmente, anche perché molti pazienti sono stati cremati, non si potrà giungere ad una cifra definitiva. Secondo la polizia, Hölger aveva l’abitudine di iniettare ai pazienti una dose di un farmaco per il cuore: quando cominciavano a presentare sintomi gravi li rianimava, presentandosi come un eroe davanti a colleghi e medici. Durante il processo del 2015, l’infermiere killer chiese perdono alle famiglie delle vittime e confessò di aver agito come aveva fatto per noia.

Ma non è tutto: le autorità hanno affermato che il personale ospedaliero sapeva che Hölger uccideva i suoi pazienti. La Commissione investigativa ha aperto un fascicolo anche nei confronti di due medici dell’unità dove l’infermiere killer lavorava e contro il direttore dell’unità di Terapia Intensiva. I tre compariranno in giudizio, accusati di omissione. “Gli omicidi si sarebbero potuti evitare” ha detto il capo della polizia di Oldenburg Johann Kühme. “I responsabili di allora avrebbero dovuto agire con prontezza e cercare aiuto. Gli indizi di irregolarità c’erano tutti”.

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