Cronaca

Don Maurizio Pallù liberato in Nigera dopo cinque giorni di prigionia

Dopo cinque giorni di prigionia è stato liberato il sacerdote italiano Don Maurizio Pallù rapito in Nigeria lo scorso 13 ottobre. La liberazione è avvenuta nella notte grazie ad una importante e delicata trattativa curata dalla Farnesina, la quale ha dichiarato che il rapimento del sacerdote italiano è stato effettuato da criminali locali e non da terroristi come si era ipotizzato in un primo momento. Nella giornata di oggi il sacerdote dovrebbe raggiungere l’Italia proprio nel giorno del suo compleanno, infatti per Don Maurizio oggi sono 63.

Il rapimento

Nel pomeriggio di venerdì 13 ottobre 2017, Don Maurizio insieme ad altri 4 compagni di viaggio si stava recando a Benin City quando durante il percorso, un gruppo armato ha fermato l’auto derubando i cinque ed in particolar modo i criminali presero in ostaggio Don Maurizio.  Poco si sapeva di cosa stava accadendo ma la Farnesina ha attivato immediatamente l’unità di crisi iniziando così una trattativa per il rilascio di Don Maurizio, qualche giorno fa, il sacerdote ha avuto modo di comunicare telefonicamente con le autorità le quali hanno dichiarato che le condizioni di salute del sacerdote erano buone anche se tenuto in stato di prigionia.

Quattro giorni fa, il direttore della sala stampa vaticana Greg Burke, aveva twittato sull’omonimo social, spiegando che Papa Francesco era stato informato e pertanto aveva iniziato a pregare per lui. Oggi 18 ottobre qualcosa è cambiato.

Il rilascio

Questa notte, intorno a mezzanotte, dopo una lunga e delicata trattativa, Don Maurizio Pallù è stato liberato! Importante è stato il lavoro della Farnesina, la quale ha dato subito notizie rassicuranti ed ha seguito la vicenda fin dal primo momento. La stessa, riferisce alle agenzie di stampa che il clima all’interno del gruppo era abbastanza teso, infatti gli stessi rapitori avevano cominciato a fare strani discorsi proprio sulla sorte degli ostaggi, alcuni palavano addirittura di uccidere. Ma fortunatamente non è accaduto nulla di grave anzi, oggi è un giorno particolare proprio perché Don Maurizio compie 63 anni e la prima cosa che ha fatto, dopo essere stato liberato è stata una chiamata alla madre di 92 anni residente in Toscana.

Ottimo lavoro dunque quello della diplomazia italiana alla quale Don Maurizio ha espresso commozione per la vicinanza ed anche a Papa Francesco in quanto aveva pregato per lui in quel momento difficile. L’unica cosa che non è stata dichiarata è se sia stato pagato o meno un riscatto, però ovviamente ciò che conta è il fatto che Don Maurizio sia stato liberato.

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