Politica

Ungheria, Parlamento approva Detenzione per Richiedenti Asilo

Il parlamento ungherese autorizza la detenzione per i richiedenti asilo. La legge, approvata a Budapest con 138 voti a favore, 6 contrari e 22 astenuti, permetterà di trattenere chiunque presenti domanda in spazi cosiddetti di “transito”, al confine con la Serbia e la Croazia. L’attesa sarà pertanto obbligatoria e si protrarrà fino all’esito della procedura, che dovrà valutare singolarmente ogni caso.

Secondo il Primo ministro Orban, il provvedimento si è reso necessario poiché l’Ungheria è sotto assedio, come ha dichiarato alla cerimonia di giuramento delle guardie di confine. Il capo del Governo plaude quindi ad una misura tornata in vigore per la seconda volta, dopo  essere stata già sospesa nel 2013 per le pressioni dell’UE e dell’UNHCR. E proprio l’Alto commissariato si è detto “preoccupato” per la decisione, che renderà “quasi impossibile per i richiedenti asilo entrare nel paese, inoltrare la domanda e ricevere protezione internazionale“.

Secondo la portavoce dell’Agenzia Cécile Pouilly “questa nuova legge viola gli obblighi dell’Ungheria alla giurisprudenza internazionale ed europea, ed avrà un terribile impatto fisico e psicologico su donne, bambini ed uomini che hanno già molto sofferto”. La funzionaria ha aggiunto che tali norme reclusive “possono essere giustificate solo in un numero limitato di casi” e comunque sempre escludendo i bambini. La legge permetterà infatti la detenzione anche per questi ultimi, senza limiti di età se insieme con le proprie famiglie, altrimenti dai 14 anni in su nel caso di minori non accompagnati.

Parole di riprovazione sono arrivate anche dall’Human Rights Watch, che attraverso Benjamin Ward – direttore della divisione Europa ed Asia centrale – chiama in causa duramente la Commissione europea: “Non dovrebbe stare a guardare mentre l’Ungheria si fa beffe del diritto di cercare asilo. Usare zone di transito come centri di detenzione e costringere chi ha già raggiunto l’Ungheria a tornare indietro, al di là del filo spinato nella parte serba, è un abuso, senza senso e crudele.

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