Una delle ultime mode spopolate in Italia è il ‘Gluten-free’, ovvero la consumazione di cibi senza glutine, nata appositamente per le persone celiache. Se per queste ultime infatti è una vera e propria risorsa, per i falsi miti è esattamente l’opposto. Secondo un recente studio sono ben 6 milioni gli italiani che fingono di essere affetti da questa patologia. Pertanto in occasione della terza edizione della Settimana Nazionale della Celiachia, che si svolgerà tra il 13 e il 21 maggio, è bene sensibilizzare tale problema.
Un recente studio ha osservato come un campione di circa 110 mila persone, tra uomini e donne, è solito assumere in tavola prodotti specifici senza glutine. Ma non è tutto. Queste sono le stesse che ogni anno preferiscono spendere 320 milioni di euro per l’acquisto di alimenti celiaci, con la convinzione che essi siano più sani e genuini. Il “problema” del ‘Gluten-free’ però non comprende soltanto gli italiani. Ad esempio sui social network o in alcune note piattaforme come Instagram, numerose star si divertono a condividere il loro nuovo stile di vita, fingendosi intolleranti, immortalando moltissimi alimenti senza glutine.
Gluten-Free: i dati dell’Associazione Italiana Celiachia
Per dimostrare che con la dieta senza glutine non si scherza, l’Associazione Italiana Celiachia (AIC) ha diffuso alcuni dati, che dimostrano appunto quanto il fenomeno sia aumentato nel corso del tempo. Dalla cifra iniziale di 320 milioni di euro spesi in prodotti per celiaci infatti soltanto 215, derivano dagli alimenti erogati per la terapia di tali pazienti. Questi risultati mostrano quanto sia grave tale registrazione, poiché più si va avanti, maggiori sono le conseguenze. Per questo motivo, per arginare il fenomeno ormai in continua crescita, è bene informare i non intolleranti di quanto il glutine sia fondamentale per le loro diete e spiegare come la sua mancanza possa portare seri problemi cardiovascolari.
