Musica

Pino è, concerto tra le polemiche al San Paolo

Pino canta Pino. Stop. Ogni napoletano sa quanto sia complicato salire su un palco e affrontare la canzone napoletana se napoletano non sei ma con Pino Daniele è ancora più complicato. Il concerto dedicato al cantautore napoletano è stato uno spettacolo devastante per il blues di Pino e un turpiloquio per la musica napoletana. Si salva solo il pubblico, quello si. Lo Stadio San Paolo era stato così pieno solo per Insigne & C.; il pubblico di Napoli risponde alla grande ma il risultato sperato tarda ad arrivare.

E così, quella lingua napoletana citata da Vincenzo Salemme (che introduce Eros Ramazzotti) esce malconcia da una kermesse che non si infiamma praticamente mai. In alcuni tratti rischia seriamente di sembrare il karaoke del sabato sera. Pino Daniele, e i napoletani lo sanno, è un argomento al contempo complicato ed intimo. Il fenomeno Pino Daniele si fonda sul rapporto diretto con la città, con Napoli e con i napoletani.

Al San Paolo non ci sono degni interpreti di quella musica che è propria di Pino Daniele (e non è un caso che gli interpreti migliori della serata siano James Senese ed Enzo Avitabile). Grandi artisti che provano a ripercorrere una carriera immensa: Lorenzo Cherubini (alias Jovanotti) non ne imbrocca una, Eros men che meno e si dica lo stesso per Emma e Alessandra Amoroso. Biagio Antonacci ci prova, senza riuscirci (né per lingua né per tonalità) e il leitmotiv è sempre lo stesso; Claudio Baglioni prova a sopperire con la voce ma Pino resta, ancora una volta, inarrivabile. Voce fuori dal coro quella di Giorgia: la collaborazione con Pino Daniele ha sortito effetti straordinari tanto da farle raggiungere, comodamente, la sufficienza.

Elisa e Fiorella Mannoia determinano il cambio di passo in uno dei momenti più emozionanti della serata. Sono loro le prime a far vibrare, davvero, il cuore dei fan con Quando nel momento in cui la kermesse ne aveva più bisogno. In effetti la serata è ad una svolta, determinante. Un crescendo che condurrà all’esibizione di Massimo Ranieri che riesce, finalmente, a riportare al centro del palco la musica e le canzoni di Pino Daniele.

A tratti la serata è addirittura imbarazzante con gli artisti sul palco che, pur di provare a riscaldare gli animi e animare i napoletani, incitano e lanciano cori da stadio che non suppliscono, minimamente, alla delusione per una serata che doveva e poteva essere diversa. La sensazione resta la stessa. L’unico in grado di cantare Pino Daniele resta, a distanza di anni, Pino Daniele. 

Pino Daniele, il concerto parallelo nei vicoli di Napoli

Il vero concerto forse va in scena nei vicoli di Napoli: è qui che i napoletani, i fan di Pino Daniele cantano quei pezzi di un artista che resta un’icona insostituibile.

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Massimo Esposito

Napoletano di nascita e cilentano d'adozione, è appassionato di letteratura sportiva e del Calcio Napoli. Nasce economista per svista con la grande necessità di comunicare e di trasmettere. Di condividere e di parlarne. Il tempo libero è dedicato alle sue grandi passioni, tra cui i cani. Massimo Esposito su Twitter
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