Attualità

Arrestato migrante con il passaporto Ue in Ungheria

È apparso in tribunale con le catene ai piedi, ai polsi, e un passamontagna calato sul volto. Il suo nome è Ahmed Hamed, ed è stato accusato di aver oltrepassato il confine con la Serbia nel 2015, anno di forti tensioni lungo la striscia di terra che separa i due paesi europei. Hamed è stato condannato a sette anni per terrorismo. Nello specifico, per il lancio di sassi contro la polizia che sparava lacrimogeni e idranti contro i migranti che tentavano di forzare il blocco per raggiungere l’Ungheria. Il siriano è stato considerato, inoltre, presente illegalmente sul suolo ungherese, nonostante il passaporto cipriota che possiede da diversi anni.

La situazione, nello specifico, può essere inserita nel contesto che ha infiammato il settembre 2015, quando il governo di Orbàn ha optato per la chiusura delle frontiere, provocando la reazione violenta dei migranti che si trovavano al confine per allontanarsi dalla Serbia e raggiungere altri paesi europei. Hamed, nonostante potesse benissimo recarsi con il passaporto europeo in Ungheria, ha deciso di accompagnare la lotta di amici e familiari che fuggivano dalla catastrofe umanitaria che stava attanagliando la Siria. A denunciare il trattamento che sfida il diritto umanitario, è stata l’ong Amnesty International, che si è schierata in prima linea nella difesa del siriano.

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