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Cosa cambia con la Brexit? Le conseguenze dell’uscita del Regno Unito dall’Europa

La Gran Bretagna è uscita definitivamente dall'Ue, quali sono le possibili conseguenze?

Ci siamo. Alle ore 23 britanniche (mezzanotte in Italia) del 31 gennaio la Gran Bretagna si separa ufficialmente dall’Unione Europea. Dopo 3 anni dal Refendum del 2016 che decretava la vittoria dei Leave ossia l’uscita del paese dall’Ue scatta l’ora X.

Cosa cambia adesso? Quali sono le conseguenze?

Al momento non vi sono molti cambiamenti in quanto questo sarà un periodo di transizione, l’uscita vera e propria è fissata per il 31 dicembre 2020. Londra e Bruxelles manterranno lo status quo in attesa di nuove disposizioni sul futuro del commercio. Il Regno Unito torna a essere Paese terzo, come era stato fino al 1973, e rinuncia a 73 deputati, lasciando liberi seggi ridistribuiti in parte fra vecchi membri Ue. Londra rinuncia poi al suo commissario europeo ed esce immediatamente dai vertici dei 27.

Il primo ministro  Boris Johnson non parteciperà più ai consigli europei nè i suoi membri ma potranno partecipare al bilancio comunitario fino alla fine del periodo di transizione.

Diritti dei cittadini

Si stima che che nel Regno Unito risiedano oggi 3,6 milioni di cittadini di Paesi Ue, di cui 400mila italiani registrati all’anagrafe. Mentre i cittadini britannici sparsi per il mondo sarebbero 1,2 milioni. In base ai nuovi accordi tutti gli espatriati registrati come residenti oggi o durante la fase di transizione fino al 30 giugno 2021 manterranno i diritti odierni nei rispettivi paesi di accoglienza.

Le cose cambieranno per i nuovi ingressi ovvero per i cittadini che vorranno entrare in Uk nel 2021. Infatti sono previste nuove regole e norme secondo un regime di immigrazione che regolerà passaporti, carte d’identità e una maggiore divisione fra europei ed extracomunitari.

Gli italiani che vivono in Uk devono:

  • Registrarsi al Settlement Scheme: chi risiede nel paese per più di cinque anni ha diritto a ottenere la residenza permanente, mentre chi risiede da meno di cinque anni gli viene assegnato un permesso temporaneo e passati i cinque anni potrà ottenere la residenza permanente. Tale diritto è riconosciuto a tutti gli europei che arrivano nel paese britannico alla fine di quest’anno e ci sarà tempo fino a giugno del 2021.
  • Iscriversi all’AIRE: Dato che tutti gli italiani e non che vivono in Gran Bretagna saranno soggetti a maggiori controlli dovranno effettuare l’iscrizione in modo da poter dimostrare di essere residenti nello Stato.

Possibili conseguenze economiche Brexit

La Brexit avrà delle conseguenze economiche in tutto il mondo. La borsa è crollata ed è aumentato lo spread, crollati anche i mercati asiatici insieme alla sterlina arrivata al minimo storico dal 1985 sul dollaro.

Mentre i sostenitori Brexit esultano ed applaudano ovunque c’è preoccupazione. Gli accordi doganali non esisteranno più, la Gran Bretagna partirà da un mercato di libero scambio con nuove tariffe specie nel settore agroalimentare. Essa potrebbe decidere di importare non più dall’Europa ma dall’America ad esempio.

Per quanto riguarda le tasse universitarie potrebbero aumentare fino a 20.000 sterline anzichè 2,3 mila sterline di oggi come avviene per gli italiani ed europei applicando la tariffa europea. Inoltre c’è anche il tema dei catalizzatori per la depurazione dell’acqua. Nel regno unito infatti i catalizzatori per la depurazione dell’acqua provengono tutti dall’Europa e nel caso Brexit potrebbero essere interrotte le vendite di acqua potabile.

Anche in caso di rifiuti ci potrebbero essere conseguenze in quanto la Gran Bretagna esporta 2,5 tonnellate di spazzatura in Germania e Olanda. In caso di non accordo non potrebbero più esportarla se non a caro prezzo.

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