Arte e Cultura

Plinio il vecchio: chi era e dove morì il prototipo dello scienziato moderno?

L'autore della Naturalis Historia assistette da vicino all'eruzione del vesuvio

Plinio il Vecchio si trovava a Castellammare di Stabia quando eruttò il vesuvio. Prestò soccorso alla popolazione locale ed esausto per i troppi sforzi e le esalazioni nocive morì sulla spiaggia.

Prototipo del ricercatore moderno Plinio il Vecchio dedicò gran parte della sua vita allo studio della natura celebrata nella sua opera più conosciuta: la Naturalis Historia.

Biografia

Plinio Gaio Secondo noto a tutti come il Vecchio nacque a Como nel 23 d.c. Fù educato a Roma dal generale Publio Pomponio Secondo che gli trasmise la sua insaziabile curiosità verso i fenomeni naturalistici.

Nel 47 fù inviato a prestare servizio militare in Germania presso Gneo Domizio Corbulone. Partecipò come comandante di un corpo di cavalleria alla sottomissione dei cauci. Sotto l’esercito romano visitò anche la Gallia e la Spagna dove si interessò alla lingua celtica. Rientrato a Roma, su cui regnava come imperatore Nerone, si dedicò alla stesura di venti libri sulla storia delle guerre germaniche e allo studio della grammatica e della retorica. Con l’ascesa di Vespasiano venne nominato procuratore  prima della Gallia Narbonense e poi della Spagna romana.

Negli stessi anni ampliò le sue conoscenze visitando l’attuale Belgio e il nord Africa. Vespasiano lo richiamò a Roma come suo consigliere e concluso questo mandato iniziò a dedicarsi esclusivamente ai suoi studi. È così che c’è lo rappresenta infatti suo nipote Plinio il giovane: sempre intento a osservare i fenomeni naturali e prendere appunti sulle sue osservazioni. Una passione che lo condurrà alla morte durante l’eruzione del vesuvio.

Il racconto della morte

È sempre Plinio il giovane a raccontarci della morte di Plinio il vecchio durante i momenti successivi all’eruzione del vesuvio. Quest’ultimo era Praefectus Classis Misenensis e comandante di una flotta navale stanziata a Capo Miseno.

Suo nipote c’è la descrive come un martire della conoscenza e un modello per le future generazione. Plinio il vecchio tentò di prestare soccorso ad alcuni suoi amici vicino Napoli. Restò fino all’ultimo nei pressi del tragico evento fatalmente attratto dal fenomeno  naturale. Giunto infine sulla spiaggia dell’attuale Castellamare di Stabia morì molto probabilmente a causa delle esalazioni e dei gas sprigionati dal vesuvio.

Naturalis Historia

Pubblicata nel 77 l’opera è una ricerca di stampo enciclopedico sui fenomeni osservabili della natura. Tratta i temi più disparati e spazia dalla descrizione dell’universo alla zoologia. I testi di cui è composta la Naturalis Historia affrontano differenti argomenti come l’etnologia, la geografia, l’antropologia, la botanica, le geologia, la mineralogia e la medicina.

Tratta anche lo stato dell’arte figurativa ai tempi di Plinio il vecchio e alcune sue osservazioni sul progresso. Conosciuta ancora oggi e pubblicata dal nipote Plinio il giovane la Naturalis Historia resta il più grande lascito di Plinio il vecchio alle future generazioni.

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