Salute

La sigaretta elettronica e il progresso tecnologico

Utilizzare il tabacco e fumare le sigarette è un hobby pericoloso che fa parte della società moderna da troppo tempo. Nonostante le campagne di sensibilizzazione al rischio e la possibilità di accedere ad una quantità enorme di informazione sui possibili danni apportati da questo vizio, la popolazione mondiale sembra non essere ancora pronta a distaccarsi dal tabacco e dalla nicotina.

Sono molte le possibilità che l’uomo ha ideato per intraprendere il percorso di disintossicazione dalla dipendenza e ognuno, cercando di capire quale potrebbe essere per se la più congeniale, potrebbe abbandonare il pacchetto di sigarette, la pipa o il sigaro in un periodo di tempo più o meno breve.

Una tra le opzioni, che ormai da più di quindici anni viene praticata da molti, è l’utilizzo della sigaretta elettronica, arricchita dai sapori che si prediligono: è possibile variare a seconda del momento o dell’umore, come in una dieta abbastanza elastica. Aromi fruttati a fine pasto, aromi cremosi ascoltando musica, aromi tabaccosi per salutare con dolcezza le abitudini dannose.

Come per ogni abitudine che faccia parte del quotidiano, le persone possono essere emotivamente fragili e scoprire tutte le difficoltà del caso nel percorso di distacco dal vizio; ma la dipendenza da nicotina è una di quelle abitudini che non ci si può permettere di prolungare, anzi bisognerebbe prevenire, anche per le generazioni future.

Eppure, fa molto più male emotivamente e al cuore accendere una sigaretta che evitarla!

Opinione pubblica e comunità scientifica

La Società Europea di Cardiologia è una tra le alleate alla lotta contro il consumo di tabacchi lavorati e suoi derivati e ha portato avanti alcuni studi che riguardano anche la sigaretta elettronica.

A titolo di esempio, uno studio presentato al congresso di questa società, qualche anno fa: i ricercatori hanno potuto verificare quanta differenza ci sia tra l’uso della e-cig e quella tradizionale in merito alle alterazioni del battito cardiaco e l’innalzamento della pressione.

Si è potuto riscontrare, attraverso questa ricerca, che gli effetti immediati della e-cig sul sistema cardiovascolare sono molto lievi paragonandoli a quelli dell’uso del tabacco, che inoltre contiene una quantità incredibile di sostanze cancerogene.

Il dibattito sulla e-cig, sui rischi, sui benefici, è acceso e all’interno della comunità scientifica esiste un importante spartiacque; comunque sono in molti, da entrambe le parti, a ritenere che qualsiasi strumento possegga un certo potenziale per contrastare il fenomeno del tabagismo, meriti attenzione.

Seppure i dati non siano aggiornati in tempo reale, in Italia, tra gli 11 milioni di fumatori sono 80.000 a morire durante l’anno per cause legate al tabacco.

La dottoressa Roberta Pacifici (dell’ Istituto Superiore di Sanità), una delle voci partecipanti al dibattito scientifico, dichiara che l’uso del dispositivo elettronico può essere indicato per limitare i danni della sigaretta classica. Sapendo che i dati per confermare che sia un metodo che funziona per smettere di fumare, al momento non esistono, ognuno può fare la propria scelta e tentare la sua strada.

Il dibattito è acceso persino in molti forum online dedicati all’argomento ma non si può dimenticare che secondo alcuni sondaggi, la percentuale di chi prova a smettere con la nicotina utilizzando la sigaretta elettronica è alta … e questo fa pensare e riflettere.

Il vizio antico

Smettere di utilizzare le sigarette classiche e i derivati del tabacco è una chance di prevenzione anche per le generazioni future. Non è banale ripetere che pensare al futuro è un dovere, oltre che un diritto.

Esiste uno studio molto interessante di ricercatori statunitensi alle prese con la genetica. Lo studio è stato pubblicato sulla rivista “Nature”, frutto del lavoro di ricercatori dello Scripps Research Institute (California).

Una delle protagoniste della ricerca, Cristie Fowler, afferma: “I nostri dati possono spiegare il fatto che persone con una variazione genetica nella sub-unità alfa-5 del recettore della nicotina sono più a rischio di dipendenza. Conoscendo questo meccanismo è ipotizzabile lo sviluppo di nuovi farmaci per aiutare queste persone a smettere di fumare”

In poche parole, la presenza di una mutazione genetica renderebbe alcuni soggetti più “adatti” al consumo di sigarette, a causa del recettore per la nicotina. Questo meccanismo a rischio, non consentendo la corretta espressione del recettore, porterebbe al maggiore consumo di nicotina.

Ottenendo gli importanti dati di questa ricerca si aprono scenari nuovi per la lotta alla dipendenza da nicotina, ma non tutti sono disposti o predisposti all’uso di farmaci e l’ideale sarebbe prevenire la malattia della dipendenza o la disintossicazione consapevole.

La nuova sigaretta

La sigaretta elettronica odierna ha una lunga storia di invenzioni e brevetti alle spalle, lo dice anche il fatto che è possibile chiamarla con una quantità di nomi: e-cig, Personal Vapouriser (PV), Ruyan (dall’oriente), svapo in gergo; nonché vapers il nome degli utenti della nascente comunità, coloro che abitualmente utilizzano la nuova sigaretta.

La facilità con cui è possibile reperirla è, come succede spesso oggi, data dal fatto che attraverso la rete si può avere accesso ad una vasta possibilità di scelta.

Negli shop online, come quello di Terpy, si trovano tanti gusti da assaporare per rendere la propria esperienza piacevole e lasciarsi alle spalle le vecchie, cattive, abitudini;per correre incontro alla libertà dalla dipendenza e ad un futuro migliore grazie alla tecnologia innovativa dei tempi attuali.

Seppure i benefici della e-cig non siano attualmente stabiliti con certezza e i dati forniti non sufficienti per parlare di una soluzione definitiva, bisogna riconoscere alla nuova sigaretta il merito di trascinare i fumatori verso una nuova possibilità  da sperimentare.

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