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Kuturi in Mostra a Napoli: “Oxidium, oltre l’icona” al Museo Pan

“Oxidium, oltre l’icona” dell’artista Kuturi che trasforma i materiali naturali in arte, creando opere dal carattere sacro e profano. Una mostra che si inaugura l’8 luglio e visitabile fino al 23 luglio presso il museo Pan di Napoli. Una mostra davvero innovativa che esalta tutto il lavoro di Kuturi, artista contemporaneo napoletano ma trapiantato a Milano che si è dedicato nel campo dell’arte alla trasformazione di materiali naturali per crearne di nuovi attraverso le sue opere.

Kuturi in Mostra: le caratteristiche della sua arte

Kuturi rielabora il concetto di sacralità e di profano, esalta questi valori unendoli ai concetti di modernità e sviluppo. Le sue opere rispecchiano il senso profondo della sua costante ricerca di nuove forme che possano esprimere l’io umano. In questa mostra le opere esposte sono icone ossidate, sculture e installazioni che sono il frutto di una ricerca basata sulla continua trasformazione dei materiali ai quali l’artista conferisce nuove forme e nuovi significati. Si parte dal legno che viene unito allo stucco, al gesso, al bolo rosso, che è una particolare argilla che funge da collante naturale per questi elementi. A tutto ciò lui unisce il rosso dell’uovo e di alcuni acidi per creare dei pigmenti che poi servono per ricoprire le opere. E ogni ossidazione è diversa l’una dall’altra e per far ciò ci vuole un grande studio per arrivare ad una esatta geometria di tutte le opere, che vengono infine ricoperte da una spennellata di fogli in oro.

Queste sono le caratteristiche dell’arte di Kuturi il cui elemento predominante è la foglia in oro. Inoltre vi è tutta una preparazione psicologica per ogni opera che l’artista crea: tematiche come la nascita, la morte, le tombe, vengono interiorizzate dall’artista che poi le trasforma in opere. Tutto è studiato, tutto è la conseguenza di un qualcosa. Questo è il concetto principale dal quale parte Kuturi per trasformare i materiali nelle opere. Tra le sue opere più significative “La pala d’altare”, “Il polittico”, “L’ipericona”, “Il selfie”. Tematiche che rappresentano e raccontano l’uomo di oggi tra sacro e profano.

Kuturi ha studiato architettura per poi avvicinarsi al mondo dell’arte grazie al grande gallerista degli anni ’70 Lucio Amelio e si era avvicinato ad artisti del calibro di Wahrol e Beuys. Inoltre ha portato avanti negli anni studi sull’ossidazione sulle icone sacre fino ad arrivare alle opere di “Oxidium, oltre l’icona”. L’artista Kuturi donerà in segno di grande affetto per Napoli una sua opere al comune della città e alla Curia.

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