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Chernobyl com’è oggi? 31 anni dopo il Disastro Nucleare

A Chernobyl, 31 anni fa, ci fu l’esplosione del reattore che provocò il disastro nucleare più grave di sempre. Le radiazioni uccidono delle vittime innocenti ancora oggi poiché non sono mai state rimosse.

Nella notte del 26 aprile 1986 ci fu una delle esplosioni che scosse il mondo intero poiché disintegrò tutta la zona circostante alla centrale di Chernobyl, nel nord dell’Ucraina. Scoppiò precisamente il reattore nucleare numero 4 che, logicamente, provocò l’emanazione di materiale radioattivo che ancora oggi si continua ad espandere poiché non è mai stato eliminato.

Chernobyl: i numeri della catastrofe nucleare

I numeri di questa catastrofe sono paurosi. In quell’occasione la nuvola nucleare contaminò tutto il territorio confinante la centrale e furono evacuati 336.000 persona. Peraltro, ci sarebbe anche un rapporto stilato dalle agenzie dell’ONU, quindi OMSUNSCEARIAEA e altre riguardante Chernobyl che avrebbe accertato i 65 morti a causa di questa esplosione e 4000 casi di tumore alla tiroide di cui la maggior parte dovuti ai gas radioattivi che avevano colpito coloro che al momento della scoppio del reattore numero 4 avevano dagli 0 ai 18 anni.

Chernobyl: il disastro nucleare provoca ancora morti

I danni derivanti da questa esplosione, ancora oggi, uccidono. Le associazione antinucleariste, tra le quali Greenpeace, hanno fatto una stima che parla di 6.000.000 di morti nel corso di 70 anni per via di tumori riconducibili al disastro nucleare di Chernobyl. La nuvola radioattiva, pertanto, non colpì solo le zone circostanti alla centrale bensì si spostò colpendo l’Europa Orientale, la Finlandia e la Scandinavia. Dunque, con effetti molto minori, arrivò anche in Italia, Francia, Germania, Svizzera, Austria e Balcani oltre che toccare parte della costa orientale del Nord America. Questa catastrofe è classificata con il livello 7, il massimo della scala INES dell’IAEA. 

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