Attualità

Lesbo, migranti incendiano uffici Ue: è caos in Grecia

Su 5mila migranti solo 3500 posti disponibili: scoppia la ribellione.

Alcuni migranti hanno incendiato diversi uffici del campo UE: questo quanto accaduto durante la giornata del 24 ottobre. Come negli altri campi profughi greci (e non solo), anche a Moria sono stipati oltre 5mila migranti a fronte dei 3500 posti che ci sono a disposizione. Così, durante la mattinata, un gruppo formato da una settantina di migranti, ha distrutto e dato alle fiamme tre container. Questi ospitavano gli uffici del personale per il servizio d’asilo sull’isola di Lesbo.

Per fortuna, come hanno riferito alcune fonti delle forze dell’ordine greche, coloro che lavoravano all’interno dei container sono riusciti a fuggire. Non ci sono vittimeLa rivolta, durata un’ora, è cominciata quando il gruppetto di migranti “in maggioranza pachistani e bangladesi hanno gettato pietre contro i poliziotti e hanno incendiato delle coperte, gettandole poi nei container”, ha spiegato la fonte.

La polizia, a fine rivolta, ha fermato solo una decina di ribelli. La situazione non sembra migliorare: secondo le stime, si parla di circa 15mila migranti per 8mila posti a disposizione nei centri di registrazione delle isole greche.

Nell’insieme solo nella penisola grea, tra terraferma e isole, si contano circa 65.890 rifugiati e migranti bloccati dopo la chiusura delle frontiere europee. Ora, il surplus di migranti nell’isola, verrà rinviato in Turchia, come disposto dell’accordo con l’Unione europea firmato il 18 marzo scorso.

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