Cronaca

Gambe di donna in un cassonetto a Roma: il fratello confessa

Martedì 15 agosto, intorno alle ore 20.00, una donna ha ritrovato le gambe di un cadavere all’interno di un cassonetto in viale Maresciallo Pilsudski, a Roma. La donna, una ragazza rom, è stata presa da un malore, ma è riuscita comunque a chiamare la polizia per dare l’allarme. La Squadra Mobile ha ipotizzato, in un primo momento, a giudicare dallo stato di decomposizione che le gambe siano state all’interno di quel cassonetto almeno per una giornata.

I resti del corpo sono stati ritrovati durante la mattinata a pochi chilometri di distanza: la parte restante del corpo in via Guido Reni, mentre i vestiti in Via Pennini. Sul posto si è recata la sezione omicidi della Squadra Mobile riportando che le gambe sono state tagliate con una lama o con un’accetta, in quanto il taglio è netto. La vittima è una donna di 59 anni, Nicoletta Diotallevi, residente in via Guido Reni, in zona Parioli.

Il fratello della vittima confessa: “L’ho uccisa io”

Dopo 10 ore di interrogatorio il fratello della vittima, Maurizio Diotallevi ha confessato di aver ucciso la sorella. I due abitavano all’interno dello stesso appartamento, in via Guido Reni, lasciato in eredità dai genitori. Le prime informazioni raccolte riportano che i due fratelli avevano problemi economici: Nicoletta lavorava, mentre Maurizio faceva frequenti richieste di denaro. Durante l’interrogatorio il colpevole ha confessato che la sorella era l’unica a guadagnare e decideva lei quando e quanti soldi dare all’uomo. Questo sarebbe stato il motivo che ha fatto scatenare la furia omicida di Maurizio Diotallevi. 

Omicidio Roma: le dinamiche dell’assassinio

L’omicidio è avvenuto all’interno della loro abitazione. L’uomo ha confessato che il corpo non entrava tutto in un sacco, perciò ha dovuto tagliarlo con una sega e dividerlo. In seguito ha legato le gambe tra loro con del nastro adesivo per poi gettarle. La zona in cui è avvenuto il delitto è circondata da telecamere, in quanto la loro abitazione si trovava vicino a una delle sedi della Questura di Roma e questo ha permesso un ulteriore aiuto per la ricostruzione della vicenda. Le telecamere hanno ripreso l’uomo mentre alle 1.30 di notte gettava un sacco all’interno del cassonetto. Nessuno dei loro conoscenti si sarebbe mai aspettato un atto come questo: “Erano ragazzi di buoni valori”, ha riportato una loro vicina di casa.

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