Salute

Influenza 2016 vaccini, Fimmg: “Consigliato vaccinarsi al più presto”

I medici di base prevedono una forte ondata di influenza e consigliano la vaccinazione. L’allerta durante il congresso nazionale della Fimmg.

Quest’anno l’influenza stagionale sarà ponderosa ed “è più che necessario vaccinarsi”. È quello che hanno riferito i medici di famiglia riuniti a Chia Laguna, nel cagliaritano, in seguito al Congresso nazionale della Federazione italiana dei medici di medicina generale (Fimmg) avvenuto il 6 ottobre. È Silvestro Scotti, vice segretario nazionale vicario della “Fimmg”, che spiega: ”L’arrivo in anticipo del virus e alcune sue mutazioni minacciano infatti una sua più vasta diffusione anche nella fascia di età 50-60 anni. Per questo è più che mai consigliato vaccinarsi tra fine ottobre e primi di novembre”. Infatti sembra che il nuovo virus influenzale, del ceppo A/H3, abbia già cominciato a “minacciare” influenza per circa 6 milioni di italiani. Data la pericolosità del virus, quest’anno la prevenzione è consigliata anche per le persone in buona salute in età adulta. Raccomandazioni contenute nel “calendario della vita”, presentato da Fimmg, dalla Federazione dei pediatri “Fimp”, e Società di Igiene “Siti”.

A rischio d’influenza anche i bambini sani.

Altrettanto ovvio ricordare l’importanza della vaccinazione per i bambini sani, dopo aver appurato come l’influenza, da 0 a 4 anni, colpisce 10 volte più che tra gli anziani ed 8 volte in più tra i 5 e i 14 anni. A prevedere quest’ondata influenzale di una certa serietà sono due componenti, come spiegato dal Segretario nazionale “Fimmg Continuità assistenziale” Tommasa Maio, come riportato da “Repubblica”: ”Il primo è il largo anticipo con il quale quest’anno, già a fine agosto, è stato isolato il virus in un bambino nato in Marocco e proveniente dalla Libia. Fatto questo che ne prefigura una più ampia diffusione, soprattutto tra le persone non ancora vaccinate. In secondo luogo, i virus A/Hong Kong (H3N2) e B/Brisbane, isolati dall’Istituto superiore di sanità, contengono piccole mutazioni che predispongono a una maggiore circolazione dell’influenza. Questo perché né i bambini, né le persone a rischio che solitamente si vaccinano possiedono gli anticorpi che fungono da barriera alla malattia”, ha concluso.

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