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Lorenzo Puglisi, intervista esclusiva all’artista contemporaneo

Daniela Merola ha intervistato in esclusiva per www.newsly.it l’artista (contemporaneo) Lorenzo Puglisi. La sua prima mostra è del 2005 presso il Santuario di Oropa e si chiamava “L’arte e il silenzio”. Di seguito ci sono state altre mostre presso gallerie private e spazi pubblici.

  • Lorenzo Puglisi, come è iniziata la tua avventura nell’arte contemporanea?

“Ho sempre disegnato molto fin da bambino, come per fermare quegli istanti di gioia di vivere e tentare di possedere la realtà del momento. Poi, lentamente, è partita con difficoltà la sperimentazione pittorica, difficoltà soprattutto nel trovare il coraggio di intraprenderla. Dopo qualche decade nell’ombra, ecco arrivare le occasioni di mettermi in luce e poter mostrare il mio lavoro. Oggi anche al Pio Monte della Misericordia di Napoli”.

  • Se tu potessi definirla con una sola parola come definiresti la tua arte pittorica

“La mia pittura ha l’ambizione e il desiderio di orientarsi verso l’essenzialità della rappresentazione del reale, senza perdere di intensità, anzi guadagnandone nella riconcentrazione dell’energia visuale. Paroloni che vorrebbero descrivere un ipotetico e ambito punto di arrivo…”

  • Attualmente sei con Omar Galliani al “Pio Monte della Misericordia” a Napoli con la mostra “La verità nel buio” dove entrambi dialogate con l’opera seicentesca “le sette opere di Misericordia” di Caravaggio. Due artisti contemporanei che prendono ispirazione dal genio del Merisi. Il confronto appare subito potente e immediato. Lorenzo, tu presenti una serie di olii su tela dal titolo “la Misericordia”, dove la “realtà” pittorica viene cancellata totalmente e resta soltanto l’essenziale che tu chiami “le ombre”. Cos’è per te la “Misericordia” nella tua performance pittorica? 

“Quello che ho visto guardando il capolavoro di Caravaggio è una forza che discende sull’essere umano, sempre, e, se si è pronti ad aprirsi a questa grandezza, è possibile agire per il bene… ho tentato di raffigurare questa verità sulla tela, la Misericordia è una, e quando discende sull’uomo si manifesta in vari modi e atti”.

  • La tua ricerca artistica si caratterizza dall’uso assoluto del nero sullo sfondo, dal quale poi si sprigionano corpi, volti e quant’altro come se fossero luce. Come sei arrivato a tale ricerca e dove ti porterà in futuro la tua arte?

“È stata una lenta e graduale apparizione sulla tela di qualcosa che, dapprima molto timidamente e poi, mi auguro, in maniera sempre più intensa, appare dalla condizione di oscurità e mistero in cui mi sento avvolto, una condizione in cui non so nulla del perché della mia esistenza…”

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