Politica

Ivanka Trump Fischiata a Berlino per aver difeso Donald Trump

Mentre il padre Donald è alle prese con le annose vicende internazionali e lo scontro con la Corea del Nord, Ivanka Trump, secondogenita del presidente degli Stati Uniti d’America, difende il padre dalle accuse di non rispettare le donne nel corso della tavola rotonda del G20 voluta da Angela Merkel a Berlino. La giovane Trump è stata sonoramente fischiata dai presenti all’incontro, ma è stata comunque in grado di difendere le proprie posizioni.

L’incontro voluto dalla Merkel

Il tutto è accaduto in occasione di un incontro voluto dalla cancelliera Angela Merkel, presidente di turno del G20, in cui si discuteva del ruolo delle donne nel mondo del lavoro. Ovviamente era presente anche Ivanka, collaboratrice di fiducia, oltre che figlia, dell’inquilino della Casa Bianca, che ha difeso il padre dalle numerose accuse di sessismo e scarso rispetto per la figura femminile che da quando è iniziata la sua ascesa politica lo hanno sempre inseguito.

Ivanka Trump contestata all’incontro

Mentre la giovane Trump parlava, uno sparuto gruppo di presenti ha iniziato a rumoreggiare in segno evidentemente di scarso apprezzamento per le parole della donna. Non è stata di certo questa piccola contestazione a fermare la determinata Ivanka che ha dichiarato a proposito del rapporto tra suo padre e le donne in ambiente lavorativo: “Naturalmente, ho sentito le critiche venute dai media, ma credo che mio padre dia molta importanza al potenziale femminile, come possono testimoniare tutte le donne che hanno lavorato con lui“.

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Fin dall’inizio della sua campagna elettorale Donald Trump non è stato ben visto dall’universo femminista che, per via delle sue eccentriche uscite, lo ha da subito bollato come un nemico. La strategia comunicativa del neo presidente statunitense è sempre stata molto ”estrema” ed avversa al politicaly correct, cosa che ovviamente lo ha portato ad affermazioni di dubbio gusto che avrebbe potuto evitare.

Al di là dell’immagine di ”uomo forte” che non può rinunciare a dare, i primi gesti di Trump come presidente USA stanno confermando che, probabilmente, davvero non ha pregiudizi nei confronti delle donne in ambiente professionale e, date le tante scelte discutibili prese in questo primo scorcio di mandato, è possibile almeno assolverlo dall’accusa di misoginia.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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