Arte e Cultura

Cosa sono i Darwin Awards e perchè si assegnano alle morti più stupide?

Quando è nato, come si riceve, regole per l'assegnazione e i casi più celebri

I Darwin Awards vengono assegnati ogni anno alle morti più stupide nel mondo.

Scopriamo da dove nasce l’idea di consegnare questo premio, a chi spetta e i casi più celebri del passato.

Il darwin award è un riconoscimento atipico. Un premio per coloro che perdono la propria capacità riproduttiva e spesso anche la vita in maniera insensata. È destinato a chi provoca il proprio decesso o la propria sterilità compiendo un’azione stupida. Più quest’ultime sono da ritenersi sciocche più ci sono possibilità di ricevere il darwin award, nella maggior parte dei casi postumo.

La teoria alla base del premio è che con questi comportamenti si eliminano pool genetici inutili per l’evoluzione della specie. In pratica un riconoscimento per chi non garantisce più la diffusione del proprio patrimonio genetico ritenuto inutile e dannoso ai fini evoluzionistici.

Quando è nato e come si riceve?

Il darwin award nasce nel 1993 grazie ad un’iniziativa di Wendy Northcutt che cominciò a raccogliere le storie per un progetto della Stanford University. È dedicato al padre della teoria evoluzionistica Charles Darwin, le candidature si possono visualizzare sul sito darwinawards.com e non vi è nessun compenso economico per i vincitori, ai quali spetta solo la fama dovuta alle loro disavventure. È divenuto famoso dopo l’uscita nelle sale cinematografiche del film The Darwin Awards-Suicidi accidentali per menti poco evolute nel 2006.

Le regole per l’assegnazione dei Darwin Awards

Sono 5 i requisiti che consentono di ottenere il darwin award:

  1. L’impossibilità di riprodursi
  2. L’assenza di capacità di giudizio ( l’eccezionalità e l’idiozia dell’azione )
  3. Autoselezione ( causare il proprio decesso)
  4. Maturità ( avere più di 16 anni )
  5. Veridicità

Le morti più stupide

Nel 1987 un fotografo doveva immortalare dei paracadutisti in volo, ma si lanciò dall’aereo senza il paracadute. Nel 2020 in Brasile un signore tentò di illuminare un serbatoio di benzina con un accendino per verificare la presenza di materiale combustibile. In Croazia un signore tentò un esercizio di giocoleria con delle bombe a mano. Nel 2017 in Zimbabwe un ragazzo ha tentato di scattarsi un selfie con un gruppo di elefanti che lo hanno aggredito e ucciso. Un altro selfie è stato fatale per una messicana che tentava di scattarsi una foto in una pista d’atterraggio, purtroppo senza che lei se ne accorgesse un aereo è sopraggiunto alle sue spalle colpendola a morte.

 

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