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Luca Delgado, nel Video “Stop Biocidio” la battaglia per la Terra dei Fuochi

Il video “Stop Biocidio”, che porta la firma di Luca Delgado, è stato girato in collaborazione con Mezzocannone Occupato, Insurgencia e Identità Insorgenti e lancia un appello urgentissimo all’Europa affinché non abbandoni la Campania, e la Terra dei Fuochi, nella lotta al biocidio: negli ultimi 30 anni in Campania sono stati sversati tonnellate di rifiuti tossici da parte di privati, aziende grandi e piccole di varie regioni italiane, con il consenso della camorra e nel silenzio di uno Stato che sapeva ma che non è intervenuto. Questo video flashmob, come confermato dallo stesso Delgado nell’intervista rilasciata a Newsly.it, vuole denunciare il biocidio in atto che sta avvelenando le popolazioni della zona della terra dei fuochi.

Luca, come è nata l’idea per questo video di denuncia che racconta questo terribile disastro che sta avvelenando tutti? “Nasce dalla considerazione che sia necessario informare costantemente su quanto è accaduto e accade in Campania. E che in un’epoca in cui la comunicazione funziona molto di più per immagini, si potesse mettere in piazza una protesta silenziosa come la nostra”.

Un video molto diretto, molto chiaro nel suo messaggio sociale. E’ stato difficile girarlo? “No. Un flashmob presenta delle difficoltà oggettive nell’esecuzione, legato alle infinite variabili di mischiarsi tra la gente ignara di quanto stia accadendo. Ma è accaduto esattamente quanto avevo previsto e che cioè le persone si incuriosissero e si fermassero a guardare per cercare di capire”.

Qual è l’obiettivo che speri di raggiungere con questo video di denuncia? “L’obiettivo è quello di mettere in imbarazzo il Governo nazionale e regionale, rispetto alle proprie responsabilità su quanto accaduto. E un imbarazzo internazionale significherebbe non poter più fare finta di nulla. Questo è un problema che va avanti da 30 anni, e quando un problema persiste per troppo tempo diventa un dato di fatto. Un problema cerchi di risolverlo, un dato di fatto lo accetti, seppur mal volentieri ma lo accetti”.

Al video ha collaborato il gruppo “le identità insorgenti”, un gruppo che vuole spingere al #riscetamento delle coscienze, come lo chiami tu. “‘Identità Insorgenti’ sono ottimi amici. Il #Riscetamento è il nome che ho dato al risveglio identitario dei napoletani che intendono battersi per la propria terra. Racconta di battaglie come questa, che partono dal basso e che raccolgono il sentimento comune di non resa”.

Speri che si muova qualcosa con il video “stop biocidio”? “Credo che centinaia di migliaia di persone consapevoli e informate rappresentino una forza. Non spero, perché la speranza è pericolosa e troppo spesso ci ha illusi. Preferisco credere che la strada da percorrere sia quella della lotta permanente fino a quando non si saranno trovati i responsabili e le soluzioni”.

Ci sarà ancora altro inerente questo terribile problema a cui stai pensando? “A settembre ripartiamo con una serie di iniziative insieme ai gruppi, comitati, liberi cittadini che da anni si battono usando il nome #StopBiocidio. Non ci fermiamo”. 

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