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Immobile positivo al Covid di nuovo? La FIGC apre un’inchiesta

Immobile salta la sfida contro lo Zenit e la Procura Federale decide di vederci chiaro sul rispetto del protocollo sanitario in casa Lazio.

La FIGC ha annunciato di voler aprire un’inchiesta su possibili violazioni del protocollo sanitario da parte della Lazio dopo che Ciro Immobile è risultato nuovamente positivo al tampone Uefa.

Nonostante la bella vittoria in rimonta a Torino, la Lazio non sta vivendo una fase molto felice della sua stagione: infatti, questa sera i biancocelesti dovranno affrontare la delicatissima sfida di Champions League contro lo Zenit San Pietroburgo senza Immobile, Leiva e Strakosha, ma a impegnare la mente di tifosi e dirigenti adesso ci sono anche i pensieri legati all’inchiesta che la FIGC ha deciso di aprire sul rispetto da parte della società dei protocolli sanitari varati per contenere la diffusione del Covid-19 nel mondo del calcio.

Secondo quanto reso noto da una nota della Federazione, la decisione sarebbe nata, soprattutto, dalle alterne positività di giocatori come Ciro Immobile che, dopo essere risultato positivo nei controlli Uefa prima della trasferta a Bruges, era stato fatto scendere in campo a Torino per poi doversi fermare oggi per via della positività al nuovo tampone eseguito prima della partenza della squadra verso la Russia. In sostanza l’inchiesta sarebbe atta ad accertare il modus operandi della società nella gestione dei test diagnostici che, come sappiamo, sono alla base delle regole che il mondo del calcio si è dato per convivere con la pandemia e non dover arrestare le sue attività.

Immobile di nuovo positivo?

È il caso di Ciro Immobile in particolare ad aver insospettito la Procura Federale: infatti, come detto, il bomber biancoceleste ha dovuto saltare la trasferta europea della settimana scorsa per Covid ma è sceso in campo domenica pomeriggio per la sfida contro il Torino in cui, tra l’altro, ha anche segnato il prezioso gol del momentaneo 3-3. Oggi però è arrivata la nuova doccia fredda per tifosi e società che hanno visto il proprio attaccante nuovamente fermato dai controlli Uefa che hanno riscontrato una nuova positività.

Non è la prima volta che un giocatore viene fermato prima di una partita di Champions per poi rientrare subito nel match di campionato successivo: infatti, già due settimane fa l’esterno dell’Inter Hakimi era risultato positivo al tampone prima della sfida contro il Borussia Monchengladbach ma era subito rientrato in campo il weekend successivo per la trasferta della sua squadra a Genova contro il Genoa.

Ovviamente, non sta a noi trovare spiegazioni a queste strane incongruenze tra i controlli Uefa e quelli effettuati nel nostro Paese anche perché è la stessa scienza ad ammettere delle possibilità di errore da parte dei tamponi molecolari. Naturalmente, saranno gli organi competenti a dover stabilire se realmente la Lazio ha seguito tutte le disposizioni e, pertanto, non ha nessuna colpa per l’anomalia che via abbiamo raccontato.

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Emanuele Terracciano

Nato ad Aversa (CE) il 22 agosto 1994 e laureato in Scienze della Comunicazione presso l'Università degli Studi di Salerno. Collaboro con i siti di Content Lab dal 2015 occupandomi di sport, politica e altro.
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