Attualità

Caso Bozzoli, l’imprenditore bruciato nell’azienda di famiglia?

Nuova pista per il presunto omicidio dell’imprenditore Mario Bozzoli, scomparso sei giorni da nei pressi di Brescia. La procura ha messo sotto sequestro l‘azienda di famiglia, la Fonderia Bozzoli. Setacciata anche con i cani molecolari, le ricerche sono risultate vane. La nuova ipotesi è che il corpo dell’imprenditore sia stato bruciato nella stessa azienda, in uno dei forni per la fabbricazione dei lingotti. Ma questa non è l’unica pista. Giovedì alle ore 19.15 è stata vista lasciare l’azienda un auto di colore chiaro proprio quando Bozzoli aveva appena telefonato la moglie.

In quel momento si vede bene il ritorno dell’auto verso lo stabilimento pochi minuti dopo la chiamata. Si pensa che il cadavere possa trovarsi in qualche zona della vallata, la Valle Vandeno, in un’area del sito di produzione con un fatturato che raggiunge circa i 40 milioni. Dalle ultime indagini risulta che tra l’imprenditore e il fratello Adelio ci fossero dei dissidi. Quest’ultimo voleva lasciare l’attività di famiglia per aprire una sua società. Intanto continuano le ricerche e l’ipotesi più accreditata è che i resti del corpo possano trovarsi in uno dei sacchi con gli scarti della lavorazione dell’azienda di via Gitti.

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