Cronaca

Chi è Michele Zagaria? Biografia del Boss dei Casalesi

Protagonista della fiction Rai Sotto Copertura 2, Michele Zagaria è uno dei boss più temuti del clan dei casalesi. La sua biografia, del resto scarna anche su Wikipedia, ridimensiona di fatto ciò che Zagaria fu per il suo clan. All’inizio definito da Schiavone uomo umile, Zagaria uscirà dagli identikit e dai profili, uomo molto più colto di quanto si possa pensare.

Chi è Michele Zagaria? La biografia del boss dei casalesi

Nato a San Cipriano d’Aversa nel 1958, Michele Zagaria fu arrestato nel 2011 dopo una latitanza lunga ben 17 anni. Vive la sua vita a Casapesenna: soprannominato Capastorta, conduce in poco tempo il clan a possedere un patrimonio dal valore inestimabile. L’arresto, avvenuto dopo lunghi mesi di indagini, avvenne per opera della Squadra Mobile di Napoli che ritrovò Michele Zagaria rintanato in un bunker in cemento armato a Casapesenna.

La data dell’arresto, storica, è quella del 7 dicembre del 2011. In quel giorno, grazie ad un’operazione durata molte ore, la Polizia arrestò, intorno a mezzogiorno, uno dei latitanti più pericolosi del panorama malavitoso italiano. Storiche anche le prime parole pronunciate da Michele Zagaria dopo l’arresto: “L’avete detto voi ha vinto lo Stato? Lo Stato vince sempre, lo so.”

Michele Zagaria, il profilo del boss

Michele Zagaria, per certi versi, fu molto di più di ciò che in un primo momento si potesse pensare. Oltre ad essere capo indiscusso di una delle organizzazioni malavitose più temute, era considerato a pieno titolo, sull’intero territorio nazionale, il re del cemento. Rispetto a quanto più volte sostenuto anche da qualche pentito, Michele Zagaria non amava guerre o spargimenti di sangue ma concentrò la sua “reggenza” e la sua “latitanza” sul denaro e sul cemento.

Il centro degli affari del clan, durante il periodo Zagaria, era sì la Campania ma con enormi ramificazioni anche in altre regioni. Secondo le ultime testimonianze raccolte, infatti, la lunga mano del clan si estese fino in Emilia Romagna, passando per Toscana, Umbria, Abruzzo. Neanche la Lombardia fu risparmiata dagli affari del boss. Michele Zagaria riuscì addirittura a scalfire lo strapotere della ‘ndrangheta in Calabria.

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