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Migranti in Italia, un ex boss della Mafia blocca gli imbarchi

Sarebbe stato un gruppo di civili guidati da un ex capo della mafia ad aver determinato un fortissimo e improvviso calo degli arrivi dei migranti in Italia. A riportarlo in esclusiva è l’agenzia di stampa internazionale Reuters che ha raccolto le dichiarazioni di alcuni testimoni a Sabrata, in Libia.

Il gruppo, che secondo alcune fonti (altre invece non lo confermano) si farebbe chiamare Brigata 48, è formato da “civili, poliziotti e membri dell’esercito” che starebbero pattugliando i dintorni di Sabrata per impedire che i migranti si imbarchino, anche facendo ricorso a metodi poco ortodossi.

Servizio Le Iene sui Migranti che Dormono per Strada a Roma: Video (27 novembre)

La città di Sabrata, a 70 km a ovest di Tripoli, sarebbe un “trampolino” nel traffico di esseri umani, nonché il principale punto di partenza del flusso migratorio. Il gruppo in questione avrebbe poi carta bianca nell’utilizzo di un ex centro di detenzione, un punto d’appoggio per i migranti strappati ai trafficanti e per coloro che sono stati bloccati prima della partenza.

La conferma della presenza di questo gruppo sulle spiagge di Sabrata arriva anche dal portavoce dell’Organizzazione Internazionale per le migrazioni, Flavio Di Giacomo: “I migranti arrivati in Sicilia in questi giorni hanno spiegato che è molto difficile partire da Sabratha. Ci sono persone che fermano le barche prima che prendano il largo”. Questa testimonianza risponde perfettamente agli ultimi dati che sono emersi sugli sbarchi di luglio: gli arrivi sarebbero infatti diminuiti del 50%.

Caso migranti: l’appoggio di Tripoli

Non è ancora chiaro se questo gruppo abbia o meno l’appoggio di Tripoli: quello che emerge, però, è che una delle fonti ritiene che la presunta Brigata 48 stia cercando una legittimazione dal governo libico, sostenuto dall’Onu. Quello che è certo, però, è che l’Italia sta cercando di bloccare il traffico di esseri umani direttamente in Libia, inviando navi a supporto della marina di Tripoli e personale di addestramento. Le stesse Nazioni Unite appoggiano il governo dell’attuale presidente libico, Fayez al-Sarraj.

Dal 2014 è di circa 600.000 il numero di migranti che, dalle coste del Nord Africa, ha raggiunto l’Italia, primo approdo verso l’Europa. Il numero di morti in mare sarebbe all’incirca di 12.000 persone.

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