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Da Napoleone all’amore per Napoli: l’Intervista a Valeria N Genova

Newsly.it ha incontrato e intervistato Valeria N Genova. Trevigiana, laureata in filosofia, organizza laboratori di questa materia nelle carceri. Ha un passato nella politica nelle file del Pdl di Treviso come coordinatrice provinciale del partito. La sua popolarità è esplosa dopo un post che lei ha scritto sul suo profilo Facebook e riguardante la città di Napoli. Ha creato un hashtag #napoliamoremio.

Valeria “N” Genova, dove N sta per Napoleone, il suo eroe. Parto col chiederti perché il grande condottiero è il tuo eroe. “Il mio primo ‘incontro’ con Napoleone l’ho avuto alle elementari. Mi ricordo ancora la pagina del sussidiario in cui si parlava di lui…da quel preciso momento, ha iniziato ad affascinarmi e così ho deciso di approfondire la sua conoscenza. La maestra mi diede un aneddoto (che ancora ho nella mia agenda) in cui si narrava che durante il riposo in un campo militare, Napoleone prese il posto della sentinella che doveva controllare se arrivavano nemici, perché si era addormentato; al suo risveglio vide Napoleone e gli chiese cosa stesse facendo lì e lui gli rispose: ‘Sono l’Imperatore, potevo fare due cose: o farti uccidere o prendere il tuo posto, ho scelto la seconda’. Questo aneddoto mi ha fatto capire il valore di un leader e le capacità che deve avere: autorevolezza, carisma, forza e intelligenza. Credo che Napoleone rispecchi tutte queste qualità, non a caso era amato e seguito dal suo esercito. Ecco da qui è iniziata la mia esplorazione del mondo napoleonico, ho circa una ventina di libri su di lui e mi sono tatuata il suo stemma. Per me è una figura di riferimento”.

Valeria, sei appena stata medaglista con la medaglia al valore dal Sindaco di Napoli Luigi De Magistris per “difendi la città” grazie al tuo post d’amore per Napoli. Come è andato questo incontro? “Non me lo sarei mai aspettato. È giunta all’improvviso questa notizia mentre mangiavo una pizza a casa di amici. È stato un incontro interessante che mi ha inorgoglito e allo stesso tempo fatto riflettere: ho meritato davvero questa medaglia?! D’altronde non sono un’eroina e non ho risolto i problemi della città, ho solo scritto un post dettato dalle mie emozioni nel vivere le meraviglie della città di Napoli”.

Diventata famosa di colpo, sei stata invitata dalla Rai a “Uno mattina” e a “La vita in diretta”, i giornali che ti chiamano per le interviste, hanno scritto di te anche in Francia. Come stai vivendo questo momento di popolarità? E cosa ne pensi di tutto questo clamore? “Diciamo diventata ‘popolare’! Per diventare famosi la strada è lunga e non è il mio scopo! Tutto questo clamore mi ha letteralmente travolto. Io amo scrivere da sempre. Il mio FB è invaso da miei post malinconici, buffi, narrativi, riflessivi… tra questi c’è quello su Napoli! Per me è stata una cosa naturalissima scriverlo, come ho scritto tutte le altre cose. Mai avrei pensato di finire in televisione o sui quotidiani nazionali! Mi sembra tutto così surreale! Alcuni ragazzi mi hanno scritto che hanno studiato il mio post in ogni minimo dettaglio per capirne il successo… alla fine sono giunti alla conclusione che era semplicemente scritto bene e palesemente in modo sincero. Sono grata alle persone che mi scrivono ringraziandomi per le belle parole che ho dedicato a Napoli e quelle che si sono ritrovate nella mia lettera! Ma non servivo io per dirlo! Napoli è così, nonostante le tante ombre, Napoli è da vivere!”

Secondo te il tuo post ha avuto tanto successo anche perché dai veneti, diciamolo francamente, che fanno razzismo nei confronti del sud ed in particolare di Napoli, non ci si aspetta una dichiarazione così sincera. “Sfatiamo questo mito: non tutti i veneti hanno pregiudizi nei confronti del Sud, così come non tutto il Nord. Nel mio post non volevo generalizzare, ho scritto che sono idioti quelli che, COME ME, hanno pregiudizi senza conoscere. Sicuramente, comunque, il mio post ha scatenato tutto questo clamore perché sono una ragazza del Nord che ha messo in piazza il suo amore per Napoli!”

Io credo invece che tu sia una ragazza intelligente che ha detto ciò che il suo cuore sente. Perché secondo te parte di certa informazione, Rai compresa, trova il tutto così “eccezionale”? “Detto sinceramente penso di essere stata, per tanti media, una notizia positiva dell’estate. Tra tanti fatti di cronaca nera, leggere che una ragazza del Nord ama a tal punto una città del Sud da scriverle una lettera d’amore, è stata magari una nota rosea in tanta oscurità. Credo che non vi sia nulla di eccezionale nella mia vicenda, ma se, invece, tale sembra ad alcuni… beh allora ho ragione e i pregiudizi esistono!”

Credo che tu voglia essere parte attiva della città di Napoli e non parlo politicamente, ma come vicinanza alla città che ti ha colpito così profondamente. Infatti hai creato una pagina Facebook con un hashtag #napoliamoremio e con il quale vorresti fare dei flashmob in Italia. Direi una ottima idea e hai il mio appoggio. Qual è la tua idea in proposito?Ho creato quasi subito la pagina FB #napoliamoremio perché questo hashtag ha iniziato a girare a più non posso e la gente mi chiedeva in privato di raccontare la ‘mia’ Napoli e di non perderci! Con la pagina ho pensato fosse più facile rimanere tutti in contatto e cercare di trasmettere messaggi importanti, non da ultimo il salvare i parchi sommersi come quello della Gaiola, splendido! Da lì hanno iniziato anche a chiedermi di scrivere il mio diario di viaggio ed è quello che sto facendo: un diario emotivo dei miei due anni di Napoli. Voglio trasmettere quella concezione che si ha di Napoli come ‘stato d’animo’, come lo è stata per me! In questo piccolo libro sto scrivendo del mio viaggio introspettivo all’ombra del Vesuvio, perché questa città mi ha fatto riscoprire me stessa, mi ha fatto bene e voglio comunicarlo a tutti per spingere anche gli scettici a viversi questa città meravigliosa, lasciandosi letteralmente invadere da tutto ciò che di positivo ha. L’idea del flashmob mi è venuta invece così all’improvviso (sono fatta così…un vulcano di idee!); moltissime persone mi scrivono in privato raccontandomi le loro storie di vita e il loro allontanamento forzato dall’amata Napoli per ragioni di lavoro o familiari, ho, dunque, pensato che sarebbe meraviglioso se un giorno, in tutte le città d’Italia dove sono presenti napoletani, contemporaneamente le piazze si riempissero all’unico grido di ‘Napoli amore mio’! Sarebbe una bella azione positiva che mostrerebbe quanto i napoletani siano diffusi in tutta Italia, quanto siano integrati anche in altre città che li hanno ospitati e quanto sia forte l’amore per la loro terra d’origine!”

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