Attualità

Alta velocità in Italia: falliti i test per i 350 km/h

Il Ministero delle Infrastrutture e Trasporti e Ansf, l’agenzia per la Sicurezza ferroviaria, chiudono il dossier e i test relativi alla supervelocità di Frecciarossa e di Italo.
I test avrebbero portato i convogli a raggiungere la velocità di 350 km/h (più un 10% di tolleranza per un totale di 385 km/h) a fronte degli attuali 300 km/h, raggiunti soltanto in alcuni punti delle linee ferroviarie italiane e non su tutte le tratte.

Il ministero e l’agenzia hanno dichiarato che questo aumento di velocità risulta inutile e dispendioso in quanto comporta costi elevati, per il personale tecnico scelto per i viaggi notturni di prova, e perché avrebbe accorciato la tratta Roma-Milano soltanto di dieci minuti. Svanisce, quindi, anche la possibilità di utilizzare la maggiore velocità per recuperare gli eventuali ritardi. Inoltre Trenitalia e Ntv avrebbero dovuto risolvere anche la questione della ghiaia presente sui binari. Per i convogli che raggiungono i 300 km/h, la soluzione è stata quella di “incollare” il pietrisco con uno speciale collante che rendesse flessibile la struttura, capace così di controbilanciare le vibrazioni, ed evitasse che le pietre sbattessero contro il fondo dei convogli, danneggiandoli. Ma con la nuova velocità raggiunta dal treno superveloce Etr 1000, capolavoro di tecnica tutta italiana, i tecnici avrebbero dovuto pensare ad una soluzione alternativa.
Svanisce per ora, forse per sempre, la possibilità di sfidare i concorrenti francesi, tedeschi, spagnoli e soprattutto cinesi e giapponesi in materia di velocità ferroviaria.

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